L'accusa di Legambiente: Italia impreparata e l’Emilia-Romagna ha solo perso tempo

Mag 18, 2023 - 17:53
Mag 18, 2023 - 17:57
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L'accusa di Legambiente: Italia impreparata e l’Emilia-Romagna ha solo perso tempo

Gli eventi di questi giorni sono il frutto della crisi climatica in atto. Una evoluzione prevedibile, di cui si parla da molto tempo, di fronte alla quale però l’Italia risulta ancora impreparata. E l’Emilia-Romagna lo è stata in modo evidente, avendo ‘dimenticato’ di provvedere a una serie di messe in sicurezza e cautele. “Ha solo perso tempo“, altro che fare paragoni col terribile terremoto del 2012. L’accusa, durissima, che arriva alla Regione Emilia-Romagna e a Stefano Bonaccini da Legambiente, all’indomani dell’alluvione che ha causato nove morti e piegato città e paesi, allagati dalle piene dei fiumi o dal mare e colpiti pure da frane e smottamenti. Lo riporta l'agenzia di stampa Dire.

“MACCHÈ TERREMOTO, EMILIA-R. HA SOLO PERSO TEMPO”

L’Emilia-Romagna finora ha “perso tempo, senza realizzare le misure necessarie all’adattamento alla crisi climatica“. A puntare il dito è Legambiente regionale, che contesta la definizione di maltempo data all’alluvione di questi giorni in Emilia-Romagna. E rispedisce al mittente anche il paragone col terremoto fatto dal presidente Stefano Bonaccini. “La retorica dell’amministrazione, che equipara l’evento alluvionale al terremoto in Emilia, è fuorviante- contesta Legambiente- la città di Bologna e l’area del ravennate ad esempio sono state inserite tra le aree a rischio potenziale significativo nella Direttiva Alluvioni”. I modelli elaborati “permettono di conoscere l’estensione dell’allagamento per diversi scenari di alluvione, l’altezza che può raggiungere l’acqua fuoriuscita dagli alvei e la superficie marina rispetto al piano campagna”.

“DISASTRO ANNUNCIATO”

In poche parole, afferma Legambiente, “dispiace constatare ancora una volta che il disastro a cui abbiamo assistito era ed è annunciato da tempo. L’allarme siccità, la fragilità idraulica a cui si aggiunge lo scellerato consumo di suolo oggi ci mettono davanti al fatto che la nostra Regione continua a perdere tempo senza realizzare le misure necessarie all’adattamento alla crisi climatica”. Secondo Legambiente, insomma, “sono evidenti le responsabilità sia della classe politica, che a parte gli annunci non ha evidentemente colto il significato di emergenza climatica e del carattere estremo degli eventi che essa può produrre, sia del sistema economico che non sta compiendo la transizione ecologica nei tempi indicati dalla scienza, spesso in assenza di indicazioni chiare da parte della politica”.

“BASTA PASSERELLE POLITICHE”

Questa situazione lascia “persone e comunità in balìa di fenomeni che invece dovranno essere gestiti in maniera strutturale in futuro, quando potranno diventare anche più frequenti”, afferma l’associazione ambientalista. Anche la narrazione sugli emiliano-romagnoli capaci di rialzarsi viene contestata. “Siamo stanchi delle passerelle politiche con addosso la giacca della Protezione civile- attacca Legambiente- che ci raccontano che l’Emilia-Romagna ‘è grande’, che ‘risorgeremo e torneremo come prima. E’ proprio quel ‘come prima’ che ha portato in questi giorni l’acqua nelle case di tanti cittadini”. L’alternarsi di siccità e piogge intense, sostengono gli ambientalisti, “è la prova che in Emilia-Romagna il cambiamento climatico si fa sentire 365 giorni l’anno. Non si tratta più di calamità da affrontare singolarmente, ma di un quadro complesso per il quale occorrono azioni di controllo e prevenzione. E’ necessario che le azioni dei singoli assessorati della Regione siano coerenti e convergano verso l’obiettivo comune di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico”.

“SCELTE ILLOGICHE E CONTRADDITTORIE”

Invece, attacca Legambiente, “continuiamo ad assistere a scelte illogiche, anacronistiche e contraddittorie, le cui conseguenze ricadranno su tutti, in senso globale e per lungo tempo”. Il riferimento è a opere come Passante di Bologna, autostrada Cispadana, Bretella Campogalliano-Sassuolo e al rigassificatore di Ravenna. Inoltre “non è stata trovata una soluzione definitiva al problema del consumo di suolo, che in questi ultimi anni si sta concretizzando nell’assalto dei nuovi poli della logistica ai terreni vergini”. Per Legambiente occorre quindi “ridurre le emissioni climalteranti in tutti i settori e promuovere il processo di adattamento al nuovo clima. Tutto questo va fatto adesso, senza ritardi e senza contraddizioni”.

“L’ITALIA È ANCORA IMPREPARATA ALLA CRISI CLIMATICA”

Quello a cui stiamo assistendo, spiega ancora Legambiente esprimendo “vicinanza e solidarietà, alle famiglie delle vittime, agli abitanti delle aree colpite e alle squadre di soccorso e di pronto intervento”, è “l’altra faccia della crisi climatica che si ripercuote sui territori con eventi estremi sempre più intensi, con rischi per la vita delle persone e impatti sull’ambiente e sull’economia”, avverte però l’associazione, “l’Italia ancora una volta si dimostra impreparata di fronte alla crisi climatica e agli eventi estremi“. Per questo Legambiente lancia oggi un appello al Governo indicando i 5 interventi da mettere in campo “e che devono essere al centro di una chiara ed efficace strategia di prevenzione”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv