A Bologna 200 statue di Nicola Zamboni restaurate da studenti

Laboratori didattico-formativi impegneranno nei prossimi mesi in 6 cantieri oltre 80 studentesse e studenti dell'Accademia di Belle Arti di Bologna nel restauro e valorizzazione del complesso scultoreo, circa 200 figure umane a grandezza naturale, dell'architetto Nicola Zamboni che arreda il parco Pier Paolo Pasolini nel quartiere Pilastro del capoluogo emiliano. Il progetto, che la presidente dell'Accademia, Rita Finzi, ha definito "una grande opportunità per gli allievi di entrare in un sistema complesso sul territorio che coinvolge diversi soggetti", fa parte del programma biennale "Tre istituzioni e un Patrimonio" promosso dalla Regione Emilia-Romagna. Partner di questa quinta edizione, chiamata "Identitas. La cultura rivela" e dedicata all'arte pubblica, è il Comune di Bologna. "Prendersi cura del restauro di un'opera significa avvicinarla, conoscerla e riconoscerla, vale a dire darle valore anche in riferimento a ciò che abbiamo ereditato. In questo caso poi, essendo situata in un parco pubblico, luogo di socializzazione, il valore è ancora maggiore", ha detto l'assessore alla cultura, Daniele Del Pozzo. Le figure umane di Zamboni (architetto bolognese morto nel 2023 quando stava per compiere 80 anni) sono disposte in una sfilata attraverso l'intero parco fino a un teatro anch'esso arredato da quinte con figure in bassorilievo. Tutte le sculture del parco, realizzate negli anni Settanta in cemento e pietra di Vicenza, presentano le tipiche forme di degrado di opere che vivono all'aperto da 50 anni. Altro aspetto interessante - è stato ricordato alla presentazione del progetto - è il contesto urbano in cui si trovano: la grande struttura edilizia conosciuta come il Virgolone che abbraccia il parco Pasolini, una importante sperimentazione residenziale e artistica degli anni Settanta. Per la realizzazione di questa edizione di "Tre Istituzioni e un Patrimonio", la Regione Emilia-Romagna si è impegnata a coordinare tutte le fasi organizzative e a sostenerla con un contributo complessivo di 20mila euro a favore dell'Accademia, impegnata a sua volta con gli studenti e i docenti dei vari corsi coinvolti.
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