A Milano un concerto suonato con il violino della Shoah
Un concerto suonato con il “violino della Shoah”: aspettando la Giornata della Memoria, Alessandra Sonia Romano imbraccia lo strumento appartenuto a una ragazza deportata dall’Italia, accompagnata dalla Insubria Chamber Orchestra diretta da Giorgio Rodolfo Marini Domenica 21 gennaio 2024, a una settimana esatta dalla Giornata della Memoria, scopriamo il “suono” della memoria: nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano è il momento di ascoltare la voce del “violino della Shoah”, conosciuto come tale per essere appartenuto a una giovane ragazza deportata dall’Italia. Si tratta di uno strumento musicale fabbricato dal liutaio Collin Mezin di Parigi e venduto a Torino ad Edgardo Levy, che lo acquistò per donarlo alla figlia Eva Maria poco prima del 1938. Un violino di preziosa fattura con doppi filetti di cui uno intarsiato con losanghe in madreperla, e una stella di David sembra in madreperla sul fondo. Una storia affascinante, quella del violino della Shoah, a cui è importante continuare a dar voce. Per questo, nel 2016 Carutti sceglie, dopo averla sentita suonare ad un concerto a Cremona, la violinista Alessandra Sonia Romano come ambasciatrice del violino della Shoah, e a dicembre 2020 decide di affidarglielo definitivamente. Ad accompagnare il violino della Shoah in questo interessante programma che spazia da John Williams a Ernest Bloch sarà l’Insubria Chamber Orchestra, l’interessantissima compagine la cui denominazione rimanda in maniera chiara a quel territorio transregionale e transnazionale compreso tra i grandi laghi dell’Italia nord-occidentale, e il cui progetto nasce dall’idea di creare un gruppo di giovani strumentisti, guidati da prime parti che hanno già lavorato insieme in quartetto oltre che in prestigiose orchestre italiane, con i quali poter collaborare stabilmente al fine di realizzare quella compattezza timbrica ed esecutiva, raggiungibile solo con la continuità operativa e la condivisa visione di ricerca, utile ad ottenere esecuzioni pregevoli nell’ambito di un ampio repertorio sinfonico-cameristico. Questa genesi peculiare garantisce alla compagine una coesione non comune ed un particolare stile esecutivo impreziosito dall’utilizzo di edizioni filologicamente attendibili e, ove possibile, addirittura storiche, nonché dalla presenza costante dello stesso Direttore musicale, Giorgio Rodolfo Marini, che segue in prima persona tutti i progetti delle produzioni artistiche.
Programma
Insubria Chamber Orchestra
Prima parte
John Williams (1932): Schindler’s List, theme
Ernest Bloch (1880-1959): Nigun, per violino e archi – Prayer, da Jewish Life n. 1
Max Bruch (1838-1920): Kol Nidrei, op. 47
Maurice Ravel (1875-1937): Kaddish, per violino e archi
John Williams/ Jerry Bock: Fiddler on the roof
Seconda parte
Ottorino Respighi (1879-1936), nel 145° anniversario della nascita
Antiche danze et arie per liuto, Suite n. 3
Alessandra Sonia Romano, violino della Shoah
Insubria Chamber Orchestra
Giorgio Rodolfo Marini, direttore
Nell’immagine in evidenza: la violinista Alessandra Sonia Romano
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