Argentina: Milei annuncia nuovi tagli alla spesa pubblica e punta a un accordo commerciale con gli Usa

Il presidente dell’Argentina, Javier Milei, nel suo discorso di ieri sera al Congresso, il parlamento bicamerale, in apertura delle sessioni ordinarie, ha rivendicato i successi del suo governo e annunciato nuove “riforme fondamentali”, orientate allo snellimento dello Stato, all’equilibrio fiscale, alla lotta all’inflazione e al rilancio dell’economia. Ha detto di volere a ogni costo un accordo commerciale con gli Stati Uniti e di puntare a un nuovo accordo col Fondo monetario internazionale (Fmi). Milei ha sottolineato anche l’inasprimento delle politiche di sicurezza. Infine, ha ribadito l’intenzione di eliminare le misure di “discriminazione positiva” e di far pagare agli stranieri non residenti “i servizi di cui usufruiscono”.
Gran parte del discorso è stato dedicato al lavoro svolto contro la “mano nera dello Stato onnipresente” e il “modello della casta”, nonché alla critica delle politiche del passato. “Possiamo vantarci, senza ombra di dubbio, che il nostro programma economico è il più riuscito fino ad oggi”, ha affermato Milei. “Parallelamente alla disciplina fiscale, abbiamo applicato un laccio emostatico all’emissione di moneta e grazie a queste due ancore abbiamo ridotto l’inflazione in un modo che non ha precedenti”. Soprattutto, ha sottolineato il presidente, “l’adeguamento delle politiche non solo non è recessivo, ma è espansivo. Ed elimina la povertà”. In base ai dati da lui forniti, il governo ha “chiuso più di 200 settori dell’esecutivo con funzioni duplicate o obsolete e licenziato più di 40 mila dipendenti pubblici” e ha avviato o attuato “circa 1.700 riforme strutturali, eliminando normative che limitavano le libertà commerciali ed economiche e ostacolavano il grande motore produttivo del nostro Paese, che è il settore privato”. Sono stati deregolamentati “trenta mercati che ora sono più liberi”.
Tutto ciò, però, non basta. Il governo argentino sta lavorando a una serie di “leggi sostanziali”, più di dieci, per gettare le fondamenta di un nuovo edificio, “un modello sostenibile nel tempo”: progetti che “affrontano questioni che spaziano da quelle economiche a quelle amministrative dello Stato: finanziarie, penali, civili, questioni relative alla sicurezza nazionale, al nostro sistema di intelligence, questioni legate al commercio, alla proprietà privata e una serie di questioni strutturali”. Per Milei, non solo occorre “rendere obbligatorio il pareggio di bilancio per qualsiasi bilancio statale, sia nazionale che subnazionale”, ma procedere a “una drastica riduzione della spesa pubblica”, stabilendo “un obiettivo fiscale affinché entro il 2027 la spesa pubblica consolidata dell’Argentina sia al massimo di 25 punti del prodotto interno lordo”.
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