Arrivano nuove accuse per il figlio di Biden
Arrivano nove nuove accuse contro Hunter Biden, figlio di Joe, presidente degli Stati Uniti. E sono altrettante nuove tegole sulla già traballante campagna elettorale del leader americano per le presidenziali 2024, in difficoltà nei sondaggi di fronte allo spettro del ritorno di Donald Trump. I nuovi capi d'imputazione federali sono contenuti in un documento di 54 pagine depositato alla corte federale di Los Angeles. Vanno dall'evasione fiscale alle dichiarazioni fraudolente e il rischio complessivo arriva fino ai 17 anni di carcere. Si aggiungono a quelli già contestati ad Hunter nel Delaware, per violazione delle leggi sulle armi da fuoco, sulle quali sta lavorando il super procuratore David Weiss. Le nuove accuse – tre reati maggiori e sei minori – riguardano almeno 1,4 milioni di dollari di tasse dovute da Hunter Biden tra il 2016 e il 2019, un periodo in cui il figlio del presidente ha ammesso di aver lottato contro le dipendenze, dopo la morte del fratello Beau. “Ha speso milioni di dollari per uno stile di vita stravagante invece di pagare le tasse", scrive Weiss in una nota, anche se da quanto risulta le tasse arretrate sono state poi pagate. I documenti a carico depositati in California, dove Hunter vive, dettagliano le spese sospette: dalla droga alle fidanzate, dagli hotel di lusso alle auto esotiche. “Insomma, pagava tutto tranne le tasse", chiosa Weiss. L'avvocato difensore Abbe Lowell risponde per le rime e accusa Weiss di “inchinarsi alle pressioni repubblicane": “Se il cognome di Hunter fosse diverso da quello di Biden le accuse in Delaware e ora in California non sarebbero state portate avanti”. La Casa Bianca rifiuta di commentare, ma il clima non deve essere dei migliori in queste ore nelle stanze del presidente. I repubblicani del Congresso insistono per un procedimento di impeachment proprio a carico di Joe Biden, sostenendo che sia stato coinvolto nelle attività del figlio: la Camera dei rappresentanti dovrebbe votare la prossima settimana, nonostante l'assenza di indizi e riscontri. L’indagine penale condotta da Weiss è aperta dal 2018. Ci si aspettava che si concludesse con il patteggiamento tra Hunter Biden e i pubblici ministeri durante l'estate: una dichiarazione di colpevolezza per reati minori e un accordo separato per la vicenda delle armi da fuoco, in cambio di due anni di libertà vigilata al posto del carcere. Ma l'intesa è andata in fumo.
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