Auto, il governo dà battaglia sullo stop del 2035 a diesel e benzina
L'appuntamento per la battaglia sull'auto elettrica è questione di giorni: il 25 settembre a Bruxelles in occasione di un vertice sul settore promosso dall'Ungheria. Il ministro del Made in Italy e imprese Adolfo Urso dal forum di Cernobbio, davanti a una business community di capitani di industria e imprenditori, ribadisce che l'obiettivo del governo è rivedere il piano di bloccare le vendite di motori endotermici nel 2025 e non entro la fine del 2026 come previsto: la revisione insomma deve essere fatta in anticipo sui tempi stabiliti in un primo momento. Bruxelles ha fissato la fine delle vendite delle vetture nuove con motore a scoppio dal 1° gennaio 2035 con il voto definitivo di Strasburgo del febbraio 2023. Ma l'accordo approvato dall'Unione europea prevede una revisione entro la fine del 2026. Per capire se, rispetto agli obiettivi fissati di neutralità carbonica dell'Ue entro il 2050, il percorso possa cambiare. "Ho intenzione di parlarne nel meeting che la presidenza di turno ungherese ha organizzato per il 25 settembre a Bruxelles sul settore - ha detto Urso - e il giorno successivo la presenterò al consiglio sulla competitività che si terrà sempre a Bruxelles". L'allarme del ministro è per "un collasso dell'industria dell'auto che non può sostenere il rischio imposto senza adeguate risorse e investimenti pubblici". Per Urso non c'è tempo da perdere, perché "se lasciamo l'incertezza fino al 2026 si rischia un'ondata di scioperi e proteste nelle capitali europee come hanno fatto gli agricoltori". Per il Ministro delle imprese la situazione è tale da richiedere un piano tipo il Pnrr per l'automotive.
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