Bangladesh, nuove violente proteste: almeno 90 morti, torna il blocco a internet e il coprifuoco
Nuove violente proteste hanno scosso la capitale del Bangladesh Dacca e altre città minori nel fine settimana. Sono almeno le persone rimaste uccise solo nella giornata di domenica, quando decine di migliaia di manifestanti del Movimento degli studenti contro la discriminazione hanno bloccato le principali autostrade del Paese e preso di mira le stazioni di polizia e gli uffici del partito al governo, la Lega popolare bengalese. Dall'inizio delle sommosse, lo scorso luglio, le autorità hanno risposto alle manifestazioni con una violenta repressione, che ha portato all'uccisione di più di 280 persone, al ferimento di migliaia e all'arresto di oltre diecimila manifestanti in circa un mese di proteste. Feroci scontri a tre tra gli studenti, gli attivisti filogovernativi e gli agenti di polizia hanno provocato almeno altri quaranta morti e centinaia di feriti in un giorno. Il governo ha risposto ordinando l'interruzione dei servizi di internet ad alta velocità per la seconda volta nel giro di tre settimane e imponendo un severo coprifuoco a tempo indeterminato a partire dalle 18 ora locale. Ha inoltre annunciato tre giorni di "vacanza generale" a partire da lunedì, quindi scuole e università saranno chiuse.
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