BCE: Il divario di genere sul lavoro si sta riducendo, ma lentamente

Mar 7, 2025 - 12:30
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BCE: Il divario di genere sul lavoro si sta riducendo, ma lentamente

In occasione dell’8 marzo, la Banca Centrale Europea pubblica un’analisi sul divario di genere sul lavoro, confermando che benché le differenze si stiano riducendo, le donne sono sempre pagate meno degli uomini per il loro lavoro. Secondo la BCE, la disuguaglianza sul mercato del lavoro impedisce di utilizzare al meglio tutti i talenti, porta all'inefficienza e alla cattiva allocazione dei lavoratori. Sulla base di un'analisi che utilizza i dati dell'indagine UE sul reddito e le condizioni di vita, la Banca Centrale evidenzia che il divario tra i sessi nella retribuzione totale è migliorato in modo significativo, passando dal 0% del 2005 al 35% del 2023. La BCE giudica il cambiamento significativo, pur ricordando che il divario nell'area dell'euro rimane piuttosto ampio e sottolineando che la velocità con cui si sta riducendo è più lenta rispetto a due decenni fa. Uno dei principali fattori alla base del divario di genere, si legge nel rapporto, è il diverso tasso di partecipazione al lavoro di uomini e donne. Se nel 1992 il tasso di occupazione delle donne era di 27,8 punti percentuali inferiore a quello degli uomini in tutti gli attuali Paesi dell'area dell'euro, l'occupazione femminile è aumentata gradualmente, riducendo il divario a 9 punti percentuali nel 2023, anche se il divario nell'orario di lavoro resta significativo. Se nei Paesi baltici si riscontra un ambiente di lavoro più equo sia in termini di tassi di occupazione che di ore lavorate, nell'Europa occidentale i tassi di occupazione maschile e femminile si sono allineati, ma con l’ingresso delle donne nella forza lavoro spesso con lavori part-time.

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Filippo Giuffrida Ha cominciato la sua carriera giornalistica nel 1982, come giornalista presso Radio Riviera Tre. Dal 1989 collabora con Radio One e con l'agenzia stampa Hi News. Nel 1994 si è trasferito a Bruxelles come corrispondente per l'agenzia L’Altra News. Nel 2003 ha fondato l'agenzia stampa DSPRESS ed è stato nominato Redattore capo della rivista L'Incontro, nel 2010 ha assunto la direzione del periodico mensile La Lettre B. Direttore dell'Istituto Europeo di Studi Giuridici e di Comunicazione, dal febbraio 2019 è il corrispondente da Bruxelles dell'agenzia giornalistica 9 Colonne, diretta da Paolo Pagliaro. Membro fondatore di ITACA, è il direttore di RadioCom.tv, la prima web-radio in lingua italiana destinata alle comunità italiane all'estero, un progetto sostenuto dal Ministero degli Esteri. Nel 2013 ha vinto il Michel Vanderborght Award nella categoria giornalismo e nel 2020 ha vinto il Radnoty Award nella categoria giornalismo. È uno degli autori del libro "Lettere dall'Europa" e degli editorialisti del periodico quindicinale Patria Indipendente. Filippo Giuffrida è il pronipote dello scrittore e giornalista Leonida Rèpaci e del giornalista e politico Ottavio Pastore, che fu il primo direttore de l'Unità. Ex Presidente del Comitato Provinciale dell'ANPI del Belgio, è il Vicepresidente della FIR, Federazione Internazionale dei Resistenti.