La Cina inonderà l’Ue di merci a basso costo?

Mag 20, 2025 - 06:13
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La Cina inonderà l’Ue di merci a basso costo?

Allentare la tensione tra le due super potenze, far sì che l’instabilità non travolga a cascata gli altri mercati. Sono forse i motivi principali per cui tutto il mondo spinge affinché si sgonfi la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. L’Europa, però, ha anche altre ragioni. E comprendono sia il surplus commerciale record raggiunto da Pechino negli ultimi anni con l’Unione europea sia il timore di veder arrivare nel Vecchio Continente quantità immense di merci cinesi a basso costo. Per questo ha accolto con soddisfazione il primo disgelo tra Washington e Pechino. Dal 2021 in poi, il surplus commerciale cinese con l’Ue ha avuto uno scatto in avanti, passando a 208 miliardi di dollari rispetto ai 133 miliardi del 2020. Ma anche negli anni successivi le cifre sono state record. Specie nel 2022, quando in tutto l’anno ha registrato 276 miliardi di dollari di surplus. Timido calo nel 2023, con 219 miliardi, per poi risalire nel 2024 a 247 miliardi di dollari. E ora, con il dato dei primi quattro mesi del 2025 attestatosi a 90 miliardi, fa presagire che quest’anno raggiungerà una nuova cifra record, considerando che nel 2022 il dato da gennaio ad aprile era di 85 miliardi di dollari. Le esportazioni cinesi verso l’Unione europea aumentano, mentre le importazioni diminuiscono in maniera costante per due motivi: da una parte perché la domanda interna rallenta e dall’altra perché le aziende nazionali cinesi stanno diventando più competitive. E quindi le società e i fornitori europei sono spinti fuori dal mercato, sottolinea Bloomberg.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv