Commissione UE: donne, anziani, migranti e persone con disabilità chiave per contrastare la carenza di lavoro e competenze
Ieri la Commissione europea ha pubblicato una relazione che sottolinea come una maggiore inclusione di donne, persone anziane, migranti e disabili nel mercato del lavoro possa aiutare a ridurre la carenza di manodopera e competenze nell’UE, che rischia di perdere fino a 18 milioni di lavoratori entro il 2050 a causa dei cambiamenti demografici. Attualmente, circa 51 milioni di persone in età lavorativa restano fuori dal mercato del lavoro, perlopiù appartenenti a questi gruppi. Favorire il loro accesso contribuirebbe anche a raggiungere l’obiettivo UE di un tasso di occupazione del 78% entro il 2030, migliorando al contempo la coesione sociale e riducendo la povertà. Nel 2024 l’occupazione nell’UE è cresciuta con un tasso di disoccupazione al minimo storico del 5,9%. Tuttavia, persistono sfide significative. La partecipazione femminile rimane inferiore rispetto a quella maschile, in gran parte a causa delle responsabilità di cura non retribuite, della scarsità di servizi di assistenza all’infanzia e di disincentivi nei sistemi fiscali e previdenziali. Per gli anziani tra i 55 e i 64 anni, norme pensionistiche rigide, problemi di salute e mancanza di flessibilità lavorativa limitano la loro permanenza nel mercato del lavoro. I migranti, che spesso affrontano barriere linguistiche, mancato riconoscimento delle qualifiche e discriminazione, rappresentano comunque una risorsa fondamentale per colmare le lacune di competenze. Infine, le persone con disabilità continuano a registrare un tasso di occupazione inferiore alla media, nonostante l’efficacia di misure come i regimi di quote, le politiche antidiscriminazione e l’inserimento lavorativo mirato. La Commissione sta promuovendo diverse iniziative volte a rendere il mercato del lavoro più inclusivo, tra cui piani d’azione su reddito minimo adeguato, mobilità dei lavoratori e contrasto alle carenze di competenze, per sostenere la competitività e la coesione sociale nell’Unione Europea.
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