Commissione UE: donne, anziani, migranti e persone con disabilità chiave per contrastare la carenza di lavoro e competenze

Sep 17, 2025 - 13:36
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Commissione UE: donne, anziani, migranti e persone con disabilità chiave per contrastare la carenza di lavoro e competenze

Ieri la Commissione europea ha pubblicato una relazione che sottolinea come una maggiore inclusione di donne, persone anziane, migranti e disabili nel mercato del lavoro possa aiutare a ridurre la carenza di manodopera e competenze nell’UE, che rischia di perdere fino a 18 milioni di lavoratori entro il 2050 a causa dei cambiamenti demografici. Attualmente, circa 51 milioni di persone in età lavorativa restano fuori dal mercato del lavoro, perlopiù appartenenti a questi gruppi. Favorire il loro accesso contribuirebbe anche a raggiungere l’obiettivo UE di un tasso di occupazione del 78% entro il 2030, migliorando al contempo la coesione sociale e riducendo la povertà. Nel 2024 l’occupazione nell’UE è cresciuta con un tasso di disoccupazione al minimo storico del 5,9%. Tuttavia, persistono sfide significative. La partecipazione femminile rimane inferiore rispetto a quella maschile, in gran parte a causa delle responsabilità di cura non retribuite, della scarsità di servizi di assistenza all’infanzia e di disincentivi nei sistemi fiscali e previdenziali. Per gli anziani tra i 55 e i 64 anni, norme pensionistiche rigide, problemi di salute e mancanza di flessibilità lavorativa limitano la loro permanenza nel mercato del lavoro. I migranti, che spesso affrontano barriere linguistiche, mancato riconoscimento delle qualifiche e discriminazione, rappresentano comunque una risorsa fondamentale per colmare le lacune di competenze. Infine, le persone con disabilità continuano a registrare un tasso di occupazione inferiore alla media, nonostante l’efficacia di misure come i regimi di quote, le politiche antidiscriminazione e l’inserimento lavorativo mirato. La Commissione sta promuovendo diverse iniziative volte a rendere il mercato del lavoro più inclusivo, tra cui piani d’azione su reddito minimo adeguato, mobilità dei lavoratori e contrasto alle carenze di competenze, per sostenere la competitività e la coesione sociale nell’Unione Europea.

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Filippo Giuffrida Ha cominciato la sua carriera giornalistica nel 1982, come giornalista presso Radio Riviera Tre. Dal 1989 collabora con Radio One e con l'agenzia stampa Hi News. Nel 1994 si è trasferito a Bruxelles come corrispondente per l'agenzia L’Altra News. Nel 2003 ha fondato l'agenzia stampa DSPRESS ed è stato nominato Redattore capo della rivista L'Incontro, nel 2010 ha assunto la direzione del periodico mensile La Lettre B. Direttore dell'Istituto Europeo di Studi Giuridici e di Comunicazione, dal febbraio 2019 è il corrispondente da Bruxelles dell'agenzia giornalistica 9 Colonne, diretta da Paolo Pagliaro. Membro fondatore di ITACA, è il direttore di RadioCom.tv, la prima web-radio in lingua italiana destinata alle comunità italiane all'estero, un progetto sostenuto dal Ministero degli Esteri. Nel 2013 ha vinto il Michel Vanderborght Award nella categoria giornalismo e nel 2020 ha vinto il Radnoty Award nella categoria giornalismo. È uno degli autori del libro "Lettere dall'Europa" e degli editorialisti del periodico quindicinale Patria Indipendente. Filippo Giuffrida è il pronipote dello scrittore e giornalista Leonida Rèpaci e del giornalista e politico Ottavio Pastore, che fu il primo direttore de l'Unità. Ex Presidente del Comitato Provinciale dell'ANPI del Belgio, è il Vicepresidente della FIR, Federazione Internazionale dei Resistenti.