Cosa impedisce al Regno Unito di deportare i migranti?
Il partito conservatore britannico, all'opposizione nel Regno Unito, è in procinto di eleggere il suo nuovo leader e un argomento apparentemente familiare è tornato alla ribalta: il Regno Unito deve uscire o rimanere nell'alveo europeo in relazione all'immigrazione? Questa volta, il dibattito non ha nulla a che fare con l'Ue. La fonte di attrito è un'altra: il candidato alla leadership dei Tory Robert Jenrick ha giurato di ritirarsi immediatamente dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU) se dovesse diventare primo ministro. Il motivo, a suo dire, è che la Convenzione costituisce un ostacolo al controllo dell'immigrazione, consentendo agli immigrati di rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell'uomo (Cedu) per contestare il loro allontanamento dal Regno Unito. Pur non avendo fatto promesse, anche Kemi Badenoch, rivale di Jenrick nella corsa alla leadership, ha dichiarato che sarebbe disposta a lasciare la Cedu se necessario per ridurre l'immigrazione. Queste dichiarazioni hanno suscitato un'ondata di preoccupazione tra i moderati del partito. Ma l'uscita dalla Cedu e dalla sua organizzazione madre, il Consiglio d'Europa, farebbe davvero la differenza?
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