Gli Stati Uniti bloccano una risoluzione dell'Onu per un cessate il fuoco a Gaza
Gli Stati Uniti hanno posto il veto su una risoluzione delle Nazioni Unite che chiedeva il cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza, perché la risoluzione di mercoledì non prevedeva l'immediato rilascio degli ostaggi israeliani ancora detenuti da Hamas come condizione preliminare. Gli altri 14 dei 15 Paesi facenti parte del Consiglio di Sicurezza dell'Onu hanno votato a favore del piano che richiedeva "un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente che deve essere rispettato da tutte le parti e ribadisce inoltre la richiesta di rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi". Per Washington quanto menzionato nel testo non sarebbe stato sufficiente, in quanto la sua formulazione suggerirebbe che il rilascio dei cittadini israeliani sarebbe avvenuto dopo l’inizio del cessate il fuoco. Gli Stati Uniti sono stati, così, l'unico Paese a opporsi al testo e in quanto uno dei cinque membri permanenti con potere di veto - insieme a Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia - hanno il potere di bloccare la decisione. È la quarta volta in un anno che gli Usa utilizzano il loro potere per bloccare una decisione del Consiglio di Sicurezza riguardante Gaza. Il vice ambasciatore statunitense alle Nazioni Unite, Robert Wood, ha dichiarato mercoledì che il suo Paese sosterrà solo una risoluzione che chieda esplicitamente il rilascio immediato degli ostaggi. "Ci sono ancora sette cittadini americani nelle mani di Hamas. Non li dimenticheremo. Da parte nostra, continueremo a perseguire una soluzione diplomatica che porti pace, sicurezza e libertà ai palestinesi di Gaza", ha dichiarato. Nel corso di questo ultimo anno l'Onu ha approvato due risoluzioni sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, che sono state ignorate dal governo di Benjamin Netanyahu e si pensa che anche questa risoluzione, se fosse stata approvata, avrebbe sortito lo stesso effetto.
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