Da Hamas video e post con scene violente e crude

Ott 28, 2023 - 05:06
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Da Hamas video e post con scene violente e crude

Secondo l'analisi di NewsGuard - piattaforma che monitora la qualità dell'informazione sui media nel mondo - TikTok, Facebook e X sono inondati di video di propaganda con scene violente e crude che celebrano le Brigate al-Qassam, il braccio armato del gruppo militante palestinese Hamas, nonostante i giganti della tecnologia abbiano dichiarato di aver posto un freno alla diffusione di questo tipo di contenuti.

Da quando Hamas - che è considerato un'organizzazione terroristica dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea - ha lanciato il suo attacco contro Israele il 7 ottobre 2023, il gruppo ha alacremente portato avanti la sua strategia di comunicazione su Telegram disseminando la piattaforma di video violenti girati in prima persona - si legge in una nota di NewsGuard - tra cui filmati in stile body cam di cadaveri che giacciono in un edificio assaltato e video che mostrano un soldato in una pozza di sangue o soldati israeliani che vengono trascinati per strada.

Questi video hanno cominciato a circolare anche al di fuori di Telegram e si stanno rapidamente diffondendo su TikTok, sulle piattaforme di proprietà di Meta, tra cui Facebook, e su X (ex Twitter), nonostante le policy di questi social network vietino tali contenuti.

In un comunicato del 13 ottobre 2023, ricordano gli analisti di NewsGuard, Meta ha dichiarato che "Hamas è bandito dalle nostre piattaforme e rimuoviamo i contenuti che ne tessono le lodi e lo supportano in modo sostanziale quando ne veniamo a conoscenza". La policy di X sulle "Entità violente e cariche di odio" dice che gli utenti non possono "affiliarsi a entità violente e cariche di odio, ne' promuoverne le attività".

TikTok, di proprietà del conglomerato cinese ByteDance, ha dichiarato in un comunicato del 14 ottobre 2023 di avere "una politica di tolleranza zero per i contenuti che inneggiano a organizzazioni e individui violenti", tra cui lo stesso Hamas, come ha spiegato a NewsGuard un portavoce dell'azienda.

Ciononostante, NewsGuard ha identificato 337 post su TikTok, Facebook e X contenenti filmati crudi e violenti delle Brigate al-Qassam che complessivamente hanno ottenuto 3,61 milioni di visualizzazioni tra il 7 e il 20 ottobre 2023. Tutti i post identificati da NewsGuard sostengono Hamas e sono accompagnati da video originariamente pubblicati sul canale ufficiale del gruppo su Telegram con le icone e i loghi dell'organizzazione.

Su nessuno dei post sono state aggiunte dalle piattaforme delle avvertenze sulla presenza di scene di violenza. I video identificati da NewsGuard mostrano veri e propri atti di terrorismo: in una clip, ad esempio, si vedono dei militanti che prendono a calci un cadavere in una pozza di sangue e lo fotografano, un militante di Hamas che calpesta il volto di quello che sembra essere un soldato israeliano e lo prende in ostaggio, combattenti camuffati che imbracciano fucili e spingono un bambino che piange in un passeggino all'interno di quella che parrebbe essere una casa israeliana saccheggiata, e altri militanti che trascinano dei soldati su una strada sterrata tenendoli per i giubbotti.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv