Dazi, Federvini: rammarico per mancata esenzione vini, spiriti e aceti

Ago 24, 2025 - 01:18
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Dazi, Federvini: rammarico per mancata esenzione vini, spiriti e aceti

Federvini esprime “profonda preoccupazione e rammarico” per l’assenza di vini, spiriti e aceti tra i prodotti europei esclusi dai dazi del 15% previsti dalla Dichiarazione congiunta tra Unione Europea e Stati Uniti, finalizzata oggi. I comparti rappresentati dalla Federazione “restano quindi penalizzati, nonostante il loro storico valore economico, culturale e simbolico”. “Ci troviamo di fronte a un’occasione mancata” ha dichiarato il Presidente di Federvini, Giacomo Ponti, rimarcando che “l’intesa avrebbe potuto sancire il pieno riconoscimento della rilevanza strategica dei nostri settori nelle relazioni transatlantiche. Prendiamo invece atto che, almeno per ora, vini, spiriti e aceti restano esclusi da qualunque esenzione, nonostante siano eccellenze italiane ed europee esportate in tutto il mondo”. Federvini apprezza l’impegno delle istituzioni europee nel favorire un clima di cooperazione commerciale, ma ribadisce che il ritorno a un regime di dazi zero per le categorie rappresentate deve restare una priorità assoluta nei prossimi negoziati settoriali. “È fondamentale – aggiunge Ponti – che le prossime fasi del dialogo confermino che la Dichiarazione odierna rappresenta solo un primo passo. Serve ora un’azione decisa per reintegrare al più presto i nostri comparti tra quelli beneficiari di una piena apertura del mercato Usa. La posta in gioco riguarda migliaia di imprese, posti di lavoro e investimenti su entrambe le sponde dell’Atlantico”. Nella sua nota, Federvini si dichiara disponibile a lavorare in stretta collaborazione con le istituzioni italiane, europee e con i partner americani “per garantire che le eccellenze italiane del bere, vini, spiriti e aceti, trovino il giusto riconoscimento in un contesto di scambi commerciali equi e sostenibili”.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv