Domenica in Polonia si celebra la Giornata della Preghiera
“Questa domenica in Polonia si celebrerà la Giornata della preghiera e dell’aiuto materiale per la Chiesa dell’Est. Ringrazio tutti coloro che sostengono con le loro preghiere e le loro offerte la Chiesa in quei territori, specialmente nella martoriata Ucraina”. Lo ha detto Papa Francesco al termine dell’odierna udienza generale, benedicendo l’iniziativa dell’episcopato polacco attiva da ben 24 anni. “In collaborazione con diversi enti, comunità e grazie a donatori individuali riusciamo ad organizzare numerosi invii di aiuti umanitari e sostenere coloro che hanno deciso di stabilirsi in Polonia”, recita il comunicato ufficiale del Gruppo di sostegno alla Chiesa nell’Est. Il comunicato precisa che “gli aiuti, tramite le parrocchie, congregazioni religiose o enti come la Caritas Spes Ucraina vengono indirizzati soprattutto alle persone che risiedono su territori più colpiti dagli effetti di guerre”. Il Gruppo, inoltre, sostiene anche la popolazione armena in fuga dal Nagorno Karabakh, le comunità cattoliche in Bielorussia, dove spesso i sacerdoti cattolici vengono impossibilitati a svolgere la loro missione, ma anche gli abitanti di altre parti del mondo colpite da conflitti. In Armenia, il Gruppo nel corso dell’anno ha contribuito alla ricostruzione delle abitazioni necessarie per i profughi. Ha anche organizzato delle vacanze estive per i bambini di Ucraina, Bielorussia, Georgia, Uzbekistan, Kazakhistan e Siberia e ha contribuito al sostentamento dei centri doposcuola, degli orfanotrofi, delle case per anziani e per madri sole, i rifugi per i poveri nonché le mense, dove le religiose e religiosi provvedono a fornire un piatto caldo ai bambini, anziani e ai più poveri. Tutto ciò è possibile anche grazie alla raccolta fondi organizzata in tutte le parrocchie della Polonia proprio nella 2° domenica dell’Avvento. Il segretario dell’episcopato polacco, mons. Artur Mizinski, presentando quest’ anno i risultati del Gruppo e i piani per il futuro, ha ricordato che “dalla partecipazione alla vita della Chiesa scaturisce l’amore fraterno che richiede una sollecitudine reciproca” e ha aggiunto che “il sostegno reciproco, il sostegno alle Chiese che professano la fede in Gesù Cristo e ad altri non conosce limiti” poiché “l’aiuto viene fornito non solo in ragione dell’appartenenza religiosa o ad una Chiesa ma viene offerto ad ogni essere umano nel bisogno”.
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