Donne maltrattate si rifanno una vita, gestiscono La Buvette di Eva a Napoli
Si sono lasciate alle spalle storie di maltrattamenti e, dopo un percorso di uscita dalla violenza, saranno impegnate a gestire La Buvette di Eva, punto di ristoro nel Teatro San Ferdinando, a Napoli. La nuova vita di queste quattro donne è iniziata ieri sera, con l’inaugurazione del nuovo punto di ristoro, all’interno dello splendido teatro napoletano. Avranno la possibilità di guadagnare e ricominciare, dopo le sofferenze del passato offrendo, come già al Mercadante, cibi e bevande agli ospiti. Si tratta, infatti, della seconda caffetteria voluta dalla Cooperativa sociale Eva che nasce nel 1999 con l'obiettivo di prevenire e contrastare la violenza maschile contro le donne anche con campagne informative rivolte a scuole e istituzioni. L'iniziativa è stata organizzata in collaborazione con il Teatro di Napoli-Teatro Nazionale e con la Fondazione Una Nessuna Centomila e l'espansione del progetto è stata resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Con il Sud. "Le donne devono uscire dalla violenza attraverso la riconquista delle proprie abilità, delle proprie risorse e dell'autostima", ha detto Daniela Santarpia, presidente della cooperativa Eva. "Sono donne con background diversi: alcune con storie di violenza fisica ed economica molto forti, altre con storie di violenza psicologica. E adesso, attraverso il lavoro, rinascono". "Un lavoro stabile è imprescindibile per prevenire e contrastare la violenza: significa non dipendere dal partner, cosa che rende molto più difficile poi interrompere la violenza. Il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, con cui collaboriamo da oltre un anno con grande soddisfazione, questo l’ha compreso benissimo, affiancandoci con grande cura in questo nuovo sviluppo imprenditoriale”. Entusiasta della collaborazione con la cooperativa Eva, Stefania Brancaccio, vicepresidente vicaria del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale diretto da Roberto Andò: “E’ la conferma di un impegno al fianco delle donne che come teatro vogliamo assumere con sempre maggiore forza, ma che fa parte del nostro Dna, e un riconoscimento alla grande forza e determinazione delle donne che qui lavoreranno”. La serata inaugurale ha visto, tra gli altri, la presenza di Lella Palladino, socia fondatrice della cooperativa Eva nel 1999 e vice presidente della Fondazione Una Nessuna Centomila: "La Fondazione nasce per sostenere il lavoro dei centri antiviolenza riconoscendone il ruolo essenziale. E poi vogliamo catalizzare le energie del mondo della cultura, dello spettacolo e dell’arte per contribuire a promuovere il cambiamento culturale necessario per prevenire e contrastare davvero la violenza maschile contro le donne”, ha rimarcato Palladino. Testimonial della serata Cristina Donadio, Giovanna Sannino e Gaetano Migliaccio e Lucariello. Proprio il rapper ha voluto sottolineare l'impegno profuso per cambiare la mentalità maschilista ancora diffusa: “Sono il rappresentante di una categoria, quella degli artisti rap spesso accusati di contribuire alla violenza. Ma, senza imporre pericolose e sterili censure, possiamo trovare ispirazioni alternative per raccontare come si possa essere uomini diversi oggi”, ha tenuto a sottolineare.
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