Fabio Becchi (Fiaip): 'Affitti brevi, settore non va colpito in modo indiscriminato'
Gli affitti brevi sono un problema o un’opportunità? «Da mesi si discute su come impedire o rallentare la corsa agli affitti brevi. Al tempo stesso si è molto parlato del caro vacanza e dell'impatto che l’inflazione ha avuto sulle possibilità ricreative degli italiani. Fiaip è d'accordo con la categoria albergatori riguardo l'applicazione di regole condivise nel rispetto della legalità».
Lo dice Fabio Becchi, presidente provinciale di Fiaip Savona. «Quello degli affitti brevi ad uso turistico è un segmento di mercato in rapida evoluzione che necessita di essere regolamentato, ma che non va colpito in modo indiscriminato – afferma Becchi - Ben venga il “CIN”, ovvero il codice identificativo nazionale per gli affitti brevi. Io stesso, mi sono sempre battuto anche per l’introduzione del codice regionale Citra».
Il presidente Fiaip boccia il diniego del soggiorno di una sola notte: «E’ una limitazione all’esercizio del diritto di proprietà, sarebbe come porre una regola che stabilisce un soggiorno in albergo per un tempo non superiore ai 15 giorni, cosa evidentemente assurda e che io personalmente non condividerei mai!!».
E’ lo stesso Becchi a ricordare che nella nuova proposta di legge per limitare i soggiorni brevi vengono inasprite le sanzioni per chi affitta un solo giorno (il minimo è due). «Ogni appartamento avrà un codice identificativo nazionale che dovrà esporre , questa regola – sottolinea Becchi – dovrà essere rispettata».
Scende, inoltre, da 4 a 2 il limite di appartamenti, dello stesso proprietario, in locazione breve (da 1 a 30 notti) che possono essere tassati con cedolare secca. «Siamo sempre pronti a confrontarci con le categorie – conclude Becchi – discutendo insieme il nuovo testo che ha lo scopo di fornire una disciplina uniforme a livello nazionale e combattere l’abusivismo nel attività svolte nel settore turistico».
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