Firenze ospita gli Stati generali della diplomazia culturale
I direttori e le direttrici degli Istituti Italiani di Cultura nel mondo, enti pubblici e organismi privati per la promozione della cultura e della lingua italiana all'estero si riuniranno oggi a Palazzo Vecchio a Firenze per gli Stati generali della diplomazia culturale.
"Uno strumento strategico al servizio dell'interesse nazionale, su cui dobbiamo puntare per alimentare l'attrattività e la capacità d'influenza dell'Italia nel mondo", sottolinea il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani che apre la kermesse. "L'economia culturale vale 90 miliardi di euro con una ricaduta occupazionale di circa 1,5 milioni di posti di lavoro", ricorda il responsabile della Farnesina spiegando di aver "voluto convocare a Firenze degli Stati generali della diplomazia Culturale con gli 86 Istituti Italiani di Cultura e i ministri competenti con un approccio di sistema Paese: dobbiamo realizzare, grazie alla diplomazia culturale, un grande processo di internazionalizzazione e di investimento italiano all'estero, basato non solo sulla vendita di beni ma anche sull'esportazione di servizi culturali".
I lavori, che si svolgono dal 9 all'11 ottobre, si aprono con i saluti istituzionali del sindaco di Firenze, Dario Nardella, seguiti dagli interventi di Tajani e delle autorità politiche competenti nella valorizzazione e tutela del patrimonio e della produzione culturale: dal ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, a quello del Turismo, Daniela Santanchè, dal sottosegretario del ministero della Cultura, Gianmarco Mazzi, a quello dell'Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti.
I lavori sono articolati tra sessioni tematiche sugli obiettivi della diplomazia culturale come strumento di affermazione dell'interesse nazionale e sessioni di carattere operativo che aiutino a incrementare l'efficienza nella gestione degli Istituti Italiani di Cultura.
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