Privacy digitale in Italia: cosa aspettarsi nel 2025

Ott 14, 2025 - 00:14
Ott 11, 2025 - 12:41
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Privacy digitale in Italia: cosa aspettarsi nel 2025

Dal punto di vista normativo, il 2025 si preannuncia un anno cruciale per la privacy digitale in Italia. Con l’entrata in vigore di nuove disposizioni legislative e l’adeguamento delle normative esistenti, le aziende devono essere pronte a rispondere a sfide sempre più complesse. Le recenti linee guida del Garante Privacy e le raccomandazioni dell’EDPB pongono l’accento sull’importanza della GDPR compliance. Queste normative mirano a garantire una protezione più robusta dei dati personali, soprattutto in un contesto di crescente digitalizzazione. Interpretazione e implicazioni pratiche Le aziende devono rivedere le loro pratiche di data protection per allinearsi alle nuove aspettative normative. Questo richiede una maggiore trasparenza nella gestione dei dati e l’implementazione di misure di sicurezza più rigorose. Cosa devono fare le aziende È essenziale che le aziende adottino un approccio proattivo. Dovrebbero: Valutare le attuali pratiche di gestione dei dati. Formare i dipendenti sulle nuove normative. Rischi e sanzioni possibili Il rischio compliance è reale: le sanzioni per la violazione delle normative sulla privacy possono essere significative, con multe che possono raggiungere milioni di euro. Le aziende devono dimostrare la loro conformità per evitare conseguenze legali e reputazionali. Per garantire una compliance efficace, le aziende dovrebbero seguire alcune best practice: Condurre regolarmente audit sulla protezione dei dati. Stabilire procedure chiare per la gestione delle violazioni dei dati. Utilizzare strumenti di monitoraggio per garantire la sicurezza continua dei dati.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv