IL CGIE CELEBRA IL 60° ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA DI MATTMARK
Il 30 agosto del 1965, una valanga di ghiaccio e roccia seppellì 88 operai che lavoravano a Mattmark, in Svizzera, alla costruzione della diga più grande d’Europa situata nella parte più profonda della Valle di Saas, nel Canton Vallese. Tra le vittime anche 56 italiani, emigrati in cerca di lavoro all’estero provenienti dalle provincie di tutto il Paese, dalle Alpi alla Sicilia.
Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero era presente oggi alla celebrazione per il 60° anniversario di quella tragedia con la sua segretaria generale Maria Chiara Prodi e una delegazione composta da Filippo Ciavaglia, Giangi Cretti, Oscar De Bona, Giuseppe Rauseo, l'on. Toni Ricciardi, Barbara Sorce e Carmelo Vaccaro, per commemorare le vittime di quel disastro rendendo omaggio ai loro familiari, ricordare il contributo storico di quella tragedia alla riflessione sui temi connessi alla sicurezza sul lavoro e sottolineare l’importanza di mantenere viva la memoria del contributo delle generazioni di emigrati italiani attraverso un impegno concreto per la promozione dell’insegnamento della storia dell’emigrazione nei percorsi scolastici e attraverso i media.
I temi connessi alla sicurezza sul lavoro e all’importanza di mantenere viva la memoria, sottolinea il CGIE in una nota, saranno al centro dell'attività del Consiglio Generale nei prossimi mesi, anche grazie alla collaborazione con altre istituzioni come il Museo nazionale dell’emigrazione, nell’approssimarsi del quarantesimo anniversario dell’istituzione della rappresentanza delle comunità italiane all’estero.
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