IL CGIE CELEBRA IL 60° ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA DI MATTMARK

Ago 30, 2025 - 16:52
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IL CGIE CELEBRA IL 60° ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA DI MATTMARK

Il 30 agosto del 1965, una valanga di ghiaccio e roccia seppellì 88 operai che lavoravano a Mattmark, in Svizzera, alla costruzione della diga più grande d’Europa situata nella parte più profonda della Valle di Saas, nel Canton Vallese. Tra le vittime anche 56 italiani, emigrati in cerca di lavoro all’estero provenienti dalle provincie di tutto il Paese, dalle Alpi alla Sicilia. Un disastro che suscitò molto scalpore, accomunando nel dolore italiani e svizzeri, cui seguì una lunga vicenda giudiziaria – le baracche degli operai erano state costruite in una zona a rischio –, culminata nell’assoluzione degli imputati. Una catastrofe naturale, ma anche un’altra grande tragedia sul lavoro in Europa nove anni dopo quella di Marcinelle. Tragedie che, insieme a quella del 1907 a Monongah, negli Stati Uniti, hanno segnato la storia dell’emigrazione italiana nel mondo. Una storia che non va dimenticata e con essa il fondamentale contributo che la nostra diaspora ha fornito, e continua a fornire, allo sviluppo economico dei Paesi di accoglienza e dell’Italia.  

Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero era presente oggi alla celebrazione per il 60° anniversario di quella tragedia con la sua segretaria generale Maria Chiara Prodi e una delegazione composta da Filippo Ciavaglia, Giangi Cretti, Oscar De Bona, Giuseppe Rauseo, l'on. Toni Ricciardi, Barbara Sorce e Carmelo Vaccaro, per commemorare le vittime di quel disastro rendendo omaggio ai loro familiari, ricordare il contributo storico di quella tragedia alla riflessione sui temi connessi alla sicurezza sul lavoro e sottolineare l’importanza di mantenere viva la memoria del contributo delle generazioni di emigrati italiani attraverso un impegno concreto per la promozione dell’insegnamento della storia dell’emigrazione nei percorsi scolastici e attraverso i media. Numerose anche le autorità svizzere e italiane e le associazioni intervenute alla cerimonia commemorativa organizzata dall’Associazione ItaliaValais e dal comitato ad hoc “Mattmark 2025” con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Berna, del Consolato Generale d’Italia a Ginevra e del Governo del Cantone Vallese.

I temi connessi alla sicurezza sul lavoro e all’importanza di mantenere viva la memoria, sottolinea il CGIE in una nota, saranno al centro dell'attività del Consiglio Generale nei prossimi mesi, anche grazie alla collaborazione con altre istituzioni come il Museo nazionale dell’emigrazione, nell’approssimarsi del quarantesimo anniversario dell’istituzione della rappresentanza delle comunità italiane all’estero.

 

 

 

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Filippo Giuffrida Ha cominciato la sua carriera giornalistica nel 1982, come giornalista presso Radio Riviera Tre. Dal 1989 collabora con Radio One e con l'agenzia stampa Hi News. Nel 1994 si è trasferito a Bruxelles come corrispondente per l'agenzia L’Altra News. Nel 2003 ha fondato l'agenzia stampa DSPRESS ed è stato nominato Redattore capo della rivista L'Incontro, nel 2010 ha assunto la direzione del periodico mensile La Lettre B. Direttore dell'Istituto Europeo di Studi Giuridici e di Comunicazione, dal febbraio 2019 è il corrispondente da Bruxelles dell'agenzia giornalistica 9 Colonne, diretta da Paolo Pagliaro. Membro fondatore di ITACA, è il direttore di RadioCom.tv, la prima web-radio in lingua italiana destinata alle comunità italiane all'estero, un progetto sostenuto dal Ministero degli Esteri. Nel 2013 ha vinto il Michel Vanderborght Award nella categoria giornalismo e nel 2020 ha vinto il Radnoty Award nella categoria giornalismo. È uno degli autori del libro "Lettere dall'Europa" e degli editorialisti del periodico quindicinale Patria Indipendente. Filippo Giuffrida è il pronipote dello scrittore e giornalista Leonida Rèpaci e del giornalista e politico Ottavio Pastore, che fu il primo direttore de l'Unità. Ex Presidente del Comitato Provinciale dell'ANPI del Belgio, è il Vicepresidente della FIR, Federazione Internazionale dei Resistenti.