Il programma elettorale di Putin
Il presidente russo non ha mai preso parte a un dibattito elettorale da quando è salito al potere nel 2000 e non inizia adesso. Di contro, ha intensificato le sue apparizioni sui media, incontrando studenti, visitando fabbriche e persino volando a bordo di un bombardiere nucleare. Nel suo discorso sullo stato della nazione del mese scorso, ha fatto una lunga serie di promesse di bilancio, distribuendo miliardi di rubli per modernizzare scuole e infrastrutture, combattere la povertà, proteggere l'ambiente e promuovere la tecnologia. Ha promesso incentivi e sostegni di ogni genere a chi partecipa all'“operazione militare speciale”, sia al fronte che nell'industria bellica, e ha lanciato un apposito programma, “Tempo degli eroi”, per formare i veterani a incarichi dirigenziali nell'amministrazione pubblica, puntando a creare una nuova élite fatta di “lavoratori e guerrieri che hanno dimostrato la loro devozione alla Russia”. Manifesti patriottici per invitare al voto sono stati affissi in tutto il Paese: il simbolo è quello della V che da due anni è anche l'emblema del sostegno all'invasione e lo slogan “Insieme siamo forti. Votiamo per la Russia!”. Le autorità organizzeranno anche lotterie e intrattenimenti di diverso genere per incoraggiare gli elettori a uscire e votare, in un Paese dove il disincanto nei confronti della politica, soprattutto tra i giovani, è elevato. Il Cremlino ha infine messo in guardia l'Occidente da tentativi di “ingerenza” nel voto, minacciando una “risposta severa”.
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