Il Senegal ha limitato l’accesso a Internet 

Ago 1, 2023 - 07:12
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Il Senegal ha limitato l’accesso a Internet 

Il Senegal ha limitato l’accesso a Internet temendo che la rete potesse trasmettere “messaggi di odio e sovversivi” sui social. Sale la tensione nel Paese africano dopo l’arresto sabato del leader dell’opposizione Ousman Sonko. Dopo il golpe militare in Niger, nella fascia sub-sahariana si allarga l’area di instabilità politica.

Il ministero delle Comunicazioni, con una nota ufficiale, ha annunciato il parziale blackout di Internet. «Gli operatori telefonici sono tenuti a farlo rispettare i requisiti notificato» è stato precisato. Viene in pratica precluso all’uso delle principali piattaforme inclusi Instagram, Twitter, Telegram.

La decisione è stata preceduta dall’arresto Sonko accusato di aver organizzato un’insurrezione; il leader dell’opposizione era già stato condannato a due anni con l’accusa di stupro. I suoi sostenitori hanno protestato temendo che le nuove accuse potessero impedirgli di candidarsi alle prossime elezioni presidenziali. La polizia si è presentata venerdì a casa di Sonko affermando di voler effettuare un controllo; ne seguì una colluttazione a seguito della quale il politico è finito agli arresti. Successivamente le autorità hanno ha dirottato il suo computer. Qui, secondo il procuratore Abdou Karim Diop, è stato rintracciato un video in cui Sonko invoca l’insurrezione.

Come misura di ordine pubblico, l’accesso ai social media è stato vietato in tutto il paese. Un provvedimento che il governo senegalese aveva già adottato due mesi faproprio in occasione delle proteste scoppiate dopo la prima condanna di Sonko.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv