Il Senegal ha limitato l’accesso a Internet
Il Senegal ha limitato l’accesso a Internet temendo che la rete potesse trasmettere “messaggi di odio e sovversivi” sui social. Sale la tensione nel Paese africano dopo l’arresto sabato del leader dell’opposizione Ousman Sonko. Dopo il golpe militare in Niger, nella fascia sub-sahariana si allarga l’area di instabilità politica.
Il ministero delle Comunicazioni, con una nota ufficiale, ha annunciato il parziale blackout di Internet. «Gli operatori telefonici sono tenuti a farlo rispettare i requisiti notificato» è stato precisato. Viene in pratica precluso all’uso delle principali piattaforme inclusi Instagram, Twitter, Telegram.
La decisione è stata preceduta dall’arresto Sonko accusato di aver organizzato un’insurrezione; il leader dell’opposizione era già stato condannato a due anni con l’accusa di stupro. I suoi sostenitori hanno protestato temendo che le nuove accuse potessero impedirgli di candidarsi alle prossime elezioni presidenziali. La polizia si è presentata venerdì a casa di Sonko affermando di voler effettuare un controllo; ne seguì una colluttazione a seguito della quale il politico è finito agli arresti. Successivamente le autorità hanno ha dirottato il suo computer. Qui, secondo il procuratore Abdou Karim Diop, è stato rintracciato un video in cui Sonko invoca l’insurrezione.
Come misura di ordine pubblico, l’accesso ai social media è stato vietato in tutto il paese. Un provvedimento che il governo senegalese aveva già adottato due mesi faproprio in occasione delle proteste scoppiate dopo la prima condanna di Sonko.
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