Internet e genitori: l’82% preoccupato per la sicurezza dei figli
L’82% dei genitori italiani è preoccupato per la sicurezza online dei propri figli, con la principale spina nel fianco (indicata in 6 casi su 10) rappresentata dalla dipendenza dagli smartphone, tanto che il 9% di loro arriva a vietare ai figli ogni forma di accesso a internet. La fotografia scattata dalla ricerca “Riprendiamoci l’Internet”, condotta da Hearts & Science – agenzia di comunicazione di Omnicom Media Group – e presentata nell’ambito del progetto Villa Futura, non lascia spazio a interpretazioni: i genitori italiani non sanno come affrontare il problema. “Emerge abbastanza chiaramente un senso di inadeguatezza, cioè i genitori non si sentono in grado di cambiare le cose – spiega ad askanews Stefania Garassini, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore e Board Member di Patti Digitali -. E questo è un po’ un elemento che ci fa capire come i genitori abbiano bisogno da una parte di formazione, di un minimo di formazione tecnica, per riuscire a capire meglio questo mondo, e dall’altra di recuperare un po’ la fiducia nella loro capacità di educare, senza essere laureati in ingegneria informatica. Non bisogna avere una competenza straordinaria tecnica, ma bisogna recuperare la competenza e la sicurezza della propria capacità di educare in quanto genitori, quindi nei rapporti con i propri figli”. Così Hearts & Science – insieme alla rete nazionale dei Patti Digitali di comunità e all’Università degli Studi Milano-Bicocca – lancerà tutta Italia un programma di formazione specifico per i genitori. “Il nostro ruolo è innanzitutto quello di restituire la fiducia del mezzo internet, proprio perchè siamo operatori del settore vogliamo che questo sia un luogo sano – sottolinea Emanuele Giraldi, Managing Director di Hearts & Science -. Abbiamo scoperto che i genitori hanno una difficoltà, soprattutto ad affrontare il tema e a parlarne, soprattutto perchè mancano gli strumenti per risolvere o per approfondire la questione con i figli. Proponiamo quindi la costruzione di un corso di formazione, erogato da scuole, istituzioni ed enti: è in via di definizione il piano di sviluppo che avrà un primo lancio, un prototipo, entro il maggio 2025, proprio con l’obiettivo di ridurre questo gap di conoscenza e di consapevolezza”. Il corso, che non a caso prenderà il via in occasione del World Internet Day che ricorre il 17 maggio, sarà finanziato grazie a donazioni in arrivo dal mercato pubblicitario: “Quindi sarà proprio l’istituzione pubblicità – puntualizza ancora il Managing Director di Hearts & Science – che cercherà di finanziare questo meccanismo per dare maggior valore al mezzo internet”. Accanto al mondo della scuola, anche le imprese infatti possono e devono giocare un ruolo da protagonista. “Le aziende sono nel mondo digitale, tutti siamo in questo mondo onlife detto digitale – evidenzia Miriam Frigerio, Head of Brand and Communication di Sorgenia -: ed è fondamentale per le aziende che sia un mondo dove siano garantite la sicurezza, la fiducia (il famoso trust), e un sistema di ruoli e allenze, che di fatto garantisca l’equilibrio e la sostenibilità di un mondo dove tutti siamo e che è come dire dovere e direi anche interesse di tutti tutelare e preservare”.
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