Israele, nella lista dei 33 ostaggi da liberare anche la famiglia Bibas
Nella lista dei 33 ostaggi che saranno rilasciati durante la prima fase dell'accordo tra Israele e Hamas compaiono anche i nomi dei quattro membri della famiglia Bibas: Yarden, Shiri e i loro figli Ariel e Kfir. Questi ultimi, trascinati via dai terroristi dal kibbutz di Nir Oz a Gaza con la madre il 7 ottobre, quando avevano rispettivamente 4 anni e 9 mesi, sono gli unici due bambini che non furono rilasciati a novembre del 2023. Il padre, Yarden, fu portato via separatamente. Hamas dichiarò nei mesi scorsi che madre e figli erano rimasti uccisi in un bombardamento israeliano sulla Striscia, comunicandolo in diretta al padre in un drammatico video poi reso pubblico. Finora però l'Idf non ha trovato nell'enclave alcuna prova che Kfir, Ariel e la madre siano effettivamente morti. Ora, se l'accordo sarà siglato, i parenti potranno conoscere finalmente la verità sulla sorte dei loro cari. Le immagini che hanno mostrato Shiri mentre tiene in braccio i due figli, proteggendoli con una coperta, smarrita, terrorizzata, con i miliziani islamici che le fanno strada per portarla via, sono tra i fotogrammi più dolorosi del 7 ottobre. Dopo un anno e tre mesi dal massacro, nella comunità di Nir Oz - dove un quarto dei 400 residenti è stato ucciso o rapito - non ci vive più nessuno. È stato uno dei kibbutz aggrediti con maggiore furia da Hamas. I soccorritori hanno affrontato uno sterminio con modalità mai viste prima.
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