Istat. A febbraio l’inflazione sale all’1,7%, dal +1,5% del mese precedente

Mar 4, 2025 - 05:19
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Istat. A febbraio l’inflazione sale all’1,7%, dal +1,5% del mese precedente

Secondo le stime preliminari, nel mese di febbraio 2025 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su gennaio e dell’1,7% su febbraio 2024, dal +1,5% del mese precedente. La dinamica tendenziale dell’indice generale risente dell’accelerazione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +27,5% a +31,5%), del marcato ridimensionamento della flessione di quelli dei Beni energetici non regolamentati (da -3,0% a -1,9%) e dell’aumento del ritmo di crescita dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +2,2% a +2,9%) e lavorati (da +1,7% a +2,2%). Di contro, si assiste a una decelerazione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,5% a +1,9%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,3% a +3,0%) e di quelli dei Servizi relativi alle comunicazioni (da +1,1% a +0,5%). Nel mese di febbraio l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta ancora stabile (a +1,8% come nel mese precedente), così come quella al netto dei soli beni energetici (a +1,8%). La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni evidenzia una nuova accelerazione (da +0,7% a +1,2%), mentre quella dei servizi rallenta (da +2,6% a +2,4%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si riduce, arrivando a +1,2 punti percentuali (dai +1,9 di gennaio 2025). Il tasso tendenziale di variazione dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumenta (da +1,7% a +2,2%), mentre quello dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto resta stabile a +2,0%. L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi degli Energetici regolamentati (+0,9%) e non regolamentati (+0,7%), dei Beni non durevoli (+0,4%), degli Alimentari lavorati (+0,3%) e dei Tabacchi (+2,5% anche per l’aumento delle accise); gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-0,2%). L’inflazione acquisita per il 2025 sale a +1,2% per l’indice generale e a +0,7% per la componente di fondo. In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra una variazione pari a +0,1% su base mensile e di +1,7% su base annua (come nel mese di gennaio 2025).

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv