Ita, è l’ora del grande salto: nasce l’era di Lufthansa

Jan 9, 2025 - 11:35
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Ita, è l’ora del grande salto: nasce l’era di Lufthansa

"Cosa sarà?’. Resta ormai questa domanda, prendendo in prestito una canzone mitica di Lucio Dalla, per comprimere poco più di due anni di storia destinati a diventare una pietra miliare del trasporto aereo europeo (e non solo). Di Ita Airways e Lufthansa si è scritto di tutto e di più e oggi, alla vigilia di un closing dato per imminente (13 gennaio?), non si può fare altro che ripercorrere un lungo film che ha visto alternarsi tanti protagonisti e comparse, la maggior parte ormai finite nel cassetto. Eccezion fatta per l’attore co-protagonista tedesco.

Nata dalle ceneri di Alitalia (da cui ha dovuto giocoforza mantenere le distanze per esigenze richieste dalla Ue) nell’ottobre del 2021, Ita si è inserita sul mercato con un solo obiettivo: togliersi dall’isolamento per diventare un soggetto forte in un grande gruppo europeo. Ovvero fare in pochissimo tempo quello che per anni non era riuscito allo storico brand nazionale. Un’operazione portata avanti dai vertici e dal Governo e che ha visto susseguirsi possibili partner di peso: da Delta a Air France-Klm, dal fondo Certares a Msc. E naturalmente Lufthansa, ormai da anni in cerca di una sponda italiana per completare la cerchia europea con Swiss, Austrian e Brussels.

Il colosso di Francoforte e la tenacia del suo leader Carsten Spohr, come noto, hanno poi prevalso, arrivando a convincere gli azionisti scettici sull’operazione, e dalla primavera di due anni fa è iniziato il lungo iter che ha attraversato le forche caudine della Ue e dei suoi vincoli, uscendone indenne. E ora, presumibilmente dalla prossima settimana, si aprirà un nuovo corso e si apriranno soprattutto nuove prospettive: per Ita, per l’Italia che vola e per tutto il mercato.

‘Cosa sarà’? Ora si può dire che lo scopriremo presto, così come scopriremo se alla guida ci sarà quel Johan Eberhart ex patron di Air Dolomiti, grande conoscitore del mercato italiano. E se alla presidenza l’esecutivo deciderà di confermare Antonino Turicchi. E se all’orizzonte ci potrà essere anche un elemento non di secondo piano: l’eventuale ritorno sulla scena del marchio Alitalia.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv