Italiani popolo di risparmiatori? Forse una volta

Nov 7, 2025 - 00:20
Nov 4, 2025 - 22:32
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Italiani popolo di risparmiatori? Forse una volta
Ci sono due notizie che vanno lette insieme. La prima è che la quota di famiglie italiane che riescono a risparmiare è scesa in un anno dal 46 al 41%.  Ed è quindi diminuita la capacità di affrontare spese impreviste: 3 famiglie su 4 oggi sarebbero in grado di far fronte a un’emergenza di mille euro, ma solo il 36% in caso di difficoltà potrebbe trovarne 10 mila .  Sono dati di fonte competente , perché forniti dalle Fondazioni  bancarie e dall’indagine che  la loro associazione Acri annualmente affida a Ipsos.
La seconda notizia – questa volta di fonte Ocse - è che i salari italiani sono quelli che in Europa hanno perso più potere d’acquisto in seguito  all’inflazione.  Nel primo trimestre di quest’anno  gli stipendi reali risultavano ancora del 7,5 %  più bassi rispetto al primo trimestre del 2021, cioè rispetto al periodo precedente l’ondata inflazionistica innescata dalla pandemia e dalla crisi energetica.
Im Europa stanno tutti meglio di noi. La Francia e la Germania  hanno quasi recuperato i livelli pre-inflazione, mentre la Spagna è ancora in ritardo, ma con un calo dei salari reali che si ferma al  4,1 per cento. C’è invece un segno più per gli stipendi in Grecia, Olanda, Austria, Portogallo, Slovenia, per non parlare dei paesi baltici  dove il potere d’acquisto è cresciuto fino al 9%  rispetto al 2021.
Chi lavora in Italia paga l’aumento del prelievo fiscale causato dal fatto che l’Irpef non è indicizzata all’inflazione  e paga soprattutto il blocco dei salari , fermi da oltre trent’anni.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv