La Casa Bianca: 'Solo un paio di punti di disaccordo sul piano di pace ma Trump è ottimista'
All’interno del piano di pace del presidente Donald Trump per l’Ucraina “restano solo un paio di punti di disaccordo, su cui i team di Ucraina, Usa e Russia continuano a lavorare”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt parlando all’emittente “Fox News”. Nella giornata di ieri il segretario di Stato Marco Rubio e l’inviato speciale del presidente Donald Trump Steve Witkoff “erano a Ginevra dove hanno potuto esaminare approfonditamente questo piano di pace che gli Stati Uniti hanno proposto con il contributo sia della parte russa che di quella ucraina, riuscendo davvero a perfezionarne gli elementi”, ha aggiunto la portavoce. In questa situazione, “il presidente resta fiducioso e ottimista sul fatto che si possa raggiungere un accordo e credo che meriti un grande riconoscimento per il notevole tempo e l’energia che ha dedicato alla risoluzione di questa guerra. Vuole vedere la fine delle uccisioni, vuole che questa guerra finisca e la sua frustrazione nasce dalla frustrazione del popolo degli Stati Uniti”, ha ribadito Leavitt. Secondo la portavoce, il presidente Trump “è un presidente di pace, ha interrotto i finanziamenti a questa guerra, ma gli Stati Uniti stanno comunque inviando o vendendo una grande quantità di armi alla Nato. Non possiamo farlo per sempre e il presidente vuole che questa guerra finisca”, ha concluso. La Casa Bianca, ha continuato Leavit, “sostiene l’indagine del dipartimento della Guerra sul senatore (democratico) Mark Kelly”. “Credo che ciò che il senatore Kelly stesse davvero cercando di fare fosse intimidire gli 1,3 milioni di membri in servizio attivo attualmente nelle forze armate”, ha aggiunto la portavoce, sottolineando come “non si può avere un esercito funzionante se all’interno dei ranghi regnano disordine e caos, ed è proprio questo che questi membri democratici stavano incoraggiando”. Oggi Trump ha firmato un ordine esecutivo che incarica il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario del Tesoro Scott Bessent di valutare se alcuni parti dei Fratelli Musulmani debbano essere designati come organizzazioni terroristiche straniere e terroristi globali specialmente designati. L’ordine incarica i due segretari sopra menzionati, in consultazione con il procuratore generale e il direttore dell’intelligence nazionale, di presentare un rapporto sulla possibilità di designare qualsiasi gruppo dei Fratelli Musulmani, come quelli in Libano, Egitto e Giordania, come organizzazioni terroristica straniera. L’obiettivo finale dell’ordine è “eliminare le capacità e le operazioni dei gruppi designati, privarli delle risorse e porre fine a qualsiasi minaccia che tali capitoli possano rappresentare per i cittadini statunitensi e per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”, sottolinea la nota.
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