La montagna riparte da Chivasso, città simbolo della storia dei popoli alpini
La montagna riparte da Chivasso, città simbolo della storia dei popoli alpini e della politica per le montagne europee. Domani alle 9.30 a Chivasso, in provincia di Torino, l'Uncem organizza un convegno per ricordare gli 80 anni della Dichiarazione delle popolazioni alpine del 1943, dal titolo "Carta di Chivasso 1943-2023. Enti locali, territori, montagna per le trasformazioni del tessuto istituzionale". Il convegno si terrà domani alle 9.30 nella sala del Consiglio comunale di Chivasso. La Carta di Chivasso è stata citata di recente dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell'incontro del 4 dicembre scorso con i rappresentati dell'Unione dei Comuni, delle comunità e degli enti montani, al Quirinale. Amministratori pubblici, cittadini, docenti universitari, studenti, associazioni, persone impegnate in associazioni e istituzioni -piemontesi, valdostani, trentini, ladini, veneti, valtellinesi, liguri, cuneesi, valsusini- si ritroveranno a Chivasso domani per un incontro pubblico istituzionale, non soltanto una commemorazione. Il documento fu stilato da Émile Chanoux e Ernest Page, in rappresentanza della Valle d'Aosta, e Giorgio Peyronel, Mario Alberto Rollier, Osvaldo Coisson e Gustavo Malan, in rappresentanza delle valli valdesi piemontesi, che nel dicembre 1943 lo stilarono per porre le basi delle autonomie nelle Alpi. Il convegno sarà "una mattinata di riflessione sulle difficoltà e sul destino politico delle montagne che per valori, tradizioni di governo, sensibilità e buone pratiche possono portare un contributo innovatore al sistema politico-economico locale e nazionale, europeo" spiega l'Uncem in una nota
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