La Regione Lazio al Vinitaly dal 6 al 9 aprile, un padiglione da 2.450 metri quadri

Mar 20, 2025 - 06:20
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La Regione Lazio al Vinitaly dal 6 al 9 aprile, un padiglione da 2.450 metri quadri

Tra conferme e novità, la Regione Lazio, in collaborazione con Arsial, è pronta per la 57ma edizione del Vinitaly, la più importante rassegna vinicola nazionale in programma a Verona dal 6 al 9 aprile. La Regione porterà il meglio della sua produzione enologica: un mosaico di territori, vitigni e saperi che esprime l’identità dei propri territori e il dinamismo di un settore in grande crescita. La collettiva del Lazio per Vinitaly è composta da 59 aziende vitivinicole e 3 consorzi di tutela: Roma Doc, Cesanese del Piglio Docg e Frascati. Tra le aziende presenti, a testimoniare la vivacità e la ricchezza del comparto, figurano anche due brand specializzati nella produzione di spirits, espressione dell’arte della distillazione laziale. Situato all’ingresso Cangrande, il padiglione del Lazio si estende su 2.450 metri quadri, con un ampliamento del 20 per cento rispetto all’edizione precedente.

Il progetto architettonico, firmato Westway Architects, trae ispirazione dagli antichi acquedotti romani, coniugando design contemporaneo e richiami alla storia millenaria della regione. La partecipazione della Regione Lazio al Vinitaly 2025 è stata presentata questa mattina presso il Tempio di Vibia Sabina e Adriano, in Piazza di Pietra a Roma. All’appuntamento, moderato dal giornalista Rai Rocco Tolfa e aperto dal saluto del presidente della Camera di commercio, Lorenzo Tagliavanti, hanno preso parte il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, l’assessore al Bilancio, Agricoltura della Regione Lazio, Giancarlo Righini, il commissario straordinario di Arsial Massimiliano Raffa, il presidente di Veronafiere Spa Federico Bricolo, il presidente di Gambero Rosso Paolo Cuccia e il presidente della Fondazione Italiana Sommelier e di Bibenda editore, Franco Maria Ricci. “Dobbiamo accompagnare il lavoro dei nostri agricoltori, di chi investe nella terra e lo stiamo facendo – ha detto Rocca -. Abbiamo investito somme importanti per rendere il padiglione della Regione Lazio all’altezza del grande lavoro che stiamo facendo e che viene fatto. Io sono molto ottimista per la partecipazione dei vini del nostro territorio a Verona”. La qualità dei nostri vini “è qualcosa di straordinario: a dirlo sono giudizi oggettivi e quando si esprimono i tecnici del Gambero Rosso e di Bibenda e hanno parole di elogio così importanti, noi dobbiamo accompagnare il lavoro dei nostri produttori”, ha proseguito Rocca.

Con un padiglione scenografico, un programma ricco di contenuti e una strategia orientata alla promozione del settore e alla valorizzazione del territorio, la Regione Lazio “vuole confermarsi protagonista a Vinitaly 2025. L’edizione di quest’anno è un’occasione per consolidare il posizionamento del Lazio nel panorama enologico internazionale, segnando una nuova tappa nell’affermazione della regione come terra di grandi vini e grandi storie da raccontare”, ha concluso Rocca. Il cuore nevralgico del padiglione, la navata centrale, è articolato in due livelli: il piano inferiore, che ospiterà la lounge istituzionale, gli stand delle aziende partecipanti e dei partner, quindi Camera di commercio di Roma, Acqua Filette, Di Marco, Fondazione Italiana Sommelier, Bibenda e Blu Banca e Gruppo Banca Popolare del Lazio; il piano superiore, dove saranno allestite un’area stampa, due sale per le masterclass e un’area ristorazione. Un avanzato sistema di comunicazione integrata collegherà i due livelli, con l’obiettivo di rendere l’esperienza ancora più interessante: il grande ledwall posizionato all’ingresso, trasmetterà in tempo reale gli eventi del piano superiore, alternandoli a contenuti dedicati ai territori e ai vini della nostra regione.

Il Lazio arriva alla 57ma edizione del Vinitaly “in maniera straordinaria con un padiglione ulteriormente rinnovato – ha spiegato l’assessore Righini -. Aumenta il numero delle cantine che saranno protagoniste, arriviamo a 62. Questo è il riconoscimento migliore che potevamo dare ai produttori e alle nostre cantine che producono vini straordinari. Tutti i risultati che stanno ottenendo i nostri vini, sia a livello nazionale che internazionale, sono la dimostrazione che questo lavoro di promozione sta andando dei risultati importanti che permettono al Lazio di primeggiare. La strada che abbiamo intrapreso è quella giusta per tutto il settore dell’agroalimentare”, ha concluso l’assessore. Il concept scelto per la partecipazione della Regione Lazio a Vinitaly 2025 è “Lazio monumental taste”. Il claim è un invito a scoprire il Lazio attraverso il gusto, un gusto monumentale, che esprime la storia, la cultura e la grande tradizione enologica della nostra regione. Il Lazio ha un’identità molto forte, che può essere raccontata in maniera affascinante proprio attraverso il vino, in un viaggio simbolico tra radici millenarie e slanci innovativi, che testimoniano l’evoluzione di un territorio che sa custodire il passato e interpretare il futuro. Una viticoltura con prospettive di crescita importanti, che nel corso del tempo ha saputo focalizzarsi su un modello di qualità, scommettendo sulla riscoperta degli autoctoni, senza trascurare la valorizzazione dei grandi vitigni internazionali.

È il quadro del Lazio del vino, che si presenta a Vinitaly 2025 con numeri che evidenziano la crescita dell’intero comparto. Il “Vigneto Lazio” vanta 3 Docg, 27 Doc, 6 Igt e 37 vitigni autoctoni, un patrimonio nel quale si riversa l’attività di una filiera che conta 18.000 ettari di superficie vitata, oltre 400 cantine attive e una produzione nella vendemmia 2024 di 730.000 ettolitri di vino (+ 64 per cento rispetto al 2023), con una forte prevalenza di bianchi (74 per cento del prodotto) sui rossi (26 per cento). Il 15 per cento del vigneto Lazio è biologico (+32 per cento rispetto al 2016). Quella del vino laziale è una filiera strategica per l’agricoltura, ma anche per l’intera economia regionale, capace di generare oltre 230 milioni all’anno di valore di produzione, 66 dei quali dalle sole denominazioni Do/Ig e un export di vino “Made in Lazio” pari a 82 milioni di euro (in crescita del 71 per cento rispetto al 2014. Questo nuovo padiglione “permetterà di passare da 54 aziende a 62 aziende – ha aggiunto il commissario straordinario di Arsial Massimiliano Raffa -. All’interno di queste 62 aziende avremo ben 6 stand doppi, sono le grandi aziende del vino del Lazio che ritornano all’interno del Vinitaly, raddoppiamo le masterclass, quindi riusciremo a fare il doppio di quello che abbiamo fatto lo scorso anno, avremo la collaborazione di due grandi partnership che sono Bibenda e il Gambero Rosso, quindi sono masterclass assolutamente tecniche e di grande livello, creeremo un ristorante stellato grazie allo chef Marco Bottega e riusciremo a fare degli incontri tecnici, quindi dei convegni veri e propri perché abbiamo anche delle sale riunioni e delle aule convegno”, ha sottolineato Raffa.

Il Lazio propone a Vinitaly 2025 un calendario di attività studiato per coinvolgere esperti, appassionati e operatori del settore: un percorso enologico esclusivo, curato dalla Fondazione Italiana Sommelier (Fis), composto da otto masterclass blind tasting, dove saranno rappresentate tutte le aziende presenti nella collettiva; tre masterclass dedicate ai tre Consorzi partecipanti; una masterclass curata da Gambero Rosso e dedicata ai vini “Tre Bicchieri” della nostra regione inclusi nella collettiva; un’area ristorante “stellata”, curata dallo chef Marco Bottega (Aminta Resort – Genazzano/Roma– 1 stella Michelin), che prenderà vita durante la fiera. Ad aprire il percorso gastronomico, nel primo giorno dell’evento, sarà Doriano Percibialli, giovane chef dei Castelli Romani con la sua personale interpretazione del territorio. L’esperienza sarà arricchita dagli abbinamenti cibo-vino proposti dalla Fis, con l’intento di creare un viaggio sensoriale d’eccellenza. Un’opportunità unica per celebrare il legame tra istituzioni, grandi vini laziali e le migliori espressioni culinarie del territorio. Gambero Rosso, entrato quest’anno tra le partnership del Lazio a Vinitaly, valorizzerà le ricette degli chef e gli abbinamenti con contenuti social “ad hoc”, garantendo la copertura mediatica della manifestazione anche attraverso il settimanale “Tre Bicchieri” con uscite nel periodo antecedente alla fiera e nei giorni dell’evento, sullo speciale “Vinitaly Daily”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv