La Thuile: Nasce La Thuile Museo a Cielo Aperto

Lug 14, 2024 - 07:24
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La Thuile: Nasce La Thuile Museo a Cielo Aperto

La Thuile vanta una storia ricca e lunga con un territorio abitato fin dalle epoche più remote, come testimoniano le numerose tracce archeologiche qui presenti. Così nasce La Thuile Museo a Cielo Aperto, un sistema che riunisce in un vero e proprio percorso i reperti storici di oltre 5.000 anni fa, coniugando il benessere della natura wild con il benessere culturale.

Fin da epoche remote, il Colle del Piccolo San Bernardo fu un’antica via di transito, uno dei più importanti percorsi di attraversamento del settore occidentale delle Alpi, oggi testimone di numerose vestigia di un tempo lontano che ha visto susseguirsi Celti, Salassi e Romani. Ed è proprio qui, a 2.188 metri nella zona di confine tra Italia e Francia, che la storia di La Thuile affonda le sue radici, mostrando testimonianze di antiche civiltà che hanno abitato nei secoli il lato wild del Monte Bianco.

Per abbracciare e comprendere a fondo la montagna primordiale, con i suoi 5000 anni di storia, dobbiamo iniziare dal suo passato più remoto, simboleggiato dal monumento megalitico – il Cromlech – a segnalare la presenza di uomini (Ceutroni e Salassi) già in epoca preceltica (3.000 a.C.). Composto da 43 pietre disposte in cerchio, situato sopra il Lago di Verney, questo sito archeologico è uno dei più rari in Italia e pare fosse punto di incontro e comunicazione per queste popolazioni, oltre che via di transito proprio a cavallo del limite di frontiera.

Successivamente, furono i Romani a costruire una strada che collegava la capitale imperiale (Milano) con la capitale delle Gallie (Lione), una via che divenne un capolavoro di architettura romana in Valle d’Aosta. A simboleggiare la presenza romana sul Colle del Piccolo San Bernardo, la Colonna di Giove, alta quattro metri e visibile anche a grande distanza, sulla quale è stata eretta la statua di San Bernardo di Mentone, arcidiacono di Aosta, e le rovine di due “Mansiones” che garantivano ristoro e pernottamento ai viaggiatori e agli animali già nel I secolo a.C., antenate dell’Ospizio fatto erigere da San Bernardo stesso intorno al 1.100 d.C., rimasto attivo come casa ospitaliera fino alla Seconda Guerra Mondiale. Oggi la struttura ospita l’Ufficio Internazionale di Informazioni Turistiche e il Museo della Storia del Colle, della Valdigne e della Savoia.

Di epoca successiva, è il Giardino Botanico di Chanousia, fondato nel 1897 dall’abate Pierre Chanoux, rettore dell’ospizio e sacerdote con la passione per l’alpinismo e la botanica, che progettò questo giardino con l’obiettivo di far conoscere la bellezza e le piante a rischio di estinzione e di rare specie alpine. Su una superficie di circa 1 ettaro di proprietà italiana, ma in territorio francese, il giardino più alto d’Europa ospita oggi più di 1000 piante alpine da ammirare tra luglio e settembre.

Un’esperienza sensoriale che permette di ritrovare il rapporto originario con la natura, un museo naturalistico a cielo aperto.

I resti delle fortificazioni, che si possono facilmente vedere percorrendo in estate i numerosi sentieri che dal paese portano in quota (che si vada verso il Colle del Piccolo San Bernardo oppure verso il Colle San Carlo), dimostrano che – in epoca sabauda – La Thuile fu un importante baluardo contro le invasioni che arrivavano dalla Francia. Parliamo del Forte di Santa Barbara e del Forte di Traversette, mentre i numerosi bunker dispersi nel territorio sono lì a ricordare le cruente battaglie della Seconda Guerra Mondiale.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv