L'ex presidente della Regione sceglie la strada del patteggiamento
Nuovo cambio di scenario nell’inchiesta sulla corruzione in Liguria in cui sono indagati, tra gli altri, l’ex presidente di regione Giovanni Toti e l’imprenditore Aldo Spinelli. Si va verso un accordo per il patteggiamento tra la difesa dell’ex governatore e i pubblici ministeri. “Al termine di oltre tre anni di indagini, continue intercettazioni, pedinamenti, filmati e quasi tre mesi di detenzione domiciliare – si legge in una nota condivisa tra lo staff della difesa di Toti e l’ex presidente – l’accordo prevede una sanzione di circa 1500 ore di lavori di pubblica utilità e la restituzione da parte del Comitato Toti delle somme direttamente contestate”. “Come tutte le transazioni suscitano sentimenti opposti: da un lato l’amarezza di non perseguire fino in fondo le nostre ragioni di innocenza, dall’altro il sollievo di vederne riconoscere una buona parte“, ha commentato a caldo Toti. “Resta quel reato ‘di contesto’ definito corruzione impropria, legato non ad atti ma ad atteggiamenti – prosegue – una accusa difficile da provare per la sua evanescenza, ma altrettanto difficile da smontare per le stesse ragioni”.
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