L'Italia crescerà ma solo a partire dal 2025
Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha rivisto in lieve rialzo (dello 0,1 per cento) le previsioni di crescita economica dell’Italia per il 2025. È quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’istituto sulle prospettive economiche globali. All’Italia viene attribuita una crescita dello 0,7 per cento nel 2024, pari a quella del 2023 e in linea con le stime del precedente rapporto, pubblicato lo scorso ottobre. Per l’anno prossimo, il Fondo monetario internazionale prevede che l’economia italiana cresca dell’1,1 per cento. Nell’area euro, si legge nel rapporto, “la crescita dovrebbe riprendersi dallo 0,5 per cento stimato per il 2023, legato soprattutto all’alta esposizione verso la guerra in Ucraina, passando allo 0,9 per cento nel 2024 e all’1,7 per cento nel 2025”. A trainare la ripresa dovrebbe essere un rilancio dei consumi, grazie soprattutto al rallentamento dell’inflazione. L’economia globale crescerà del 3,1 per cento nel 2024 e del 3,2 per cento nel 2025, prevede ancora il Fondo monetario internazionale, che ha rivisto al rialzo di 0,2 punti percentuali le stime dello scorso ottobre per l’anno in corso. A pesare, in particolare, sono i risultati economici degli Stati Uniti, migliori rispetto alle attese, le misure di stimolo fiscale in Cina e l’accelerazione di alcune economie in via di sviluppo. Le previsioni per il biennio 2024-2025 restano, tuttavia, al di sotto della media degli ultimi 20 anni, intorno al 3,8 per cento, in ragione dell’innalzamento dei tassi d’interesse da parte di molte banche centrali per contrastare l’inflazione. Quest’ultima, in ogni caso, sta diminuendo più rapidamente rispetto alle attese nella maggior parte delle regioni e, su base globale, dovrebbe decelerare al 5,8 per cento nel 2024 e al 4,4 per cento nel 2025.
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