Mar Rosso troppo pericoloso, le compagnie marittime evitano Suez

Dic 18, 2023 - 18:16
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Mar Rosso troppo pericoloso, le compagnie marittime evitano Suez

Tra le principali compagnie di navigazione containerizzate mondiali, quelle europee hanno deciso di non far transitare le loro navi nel Mar Rosso, e quindi nel canale di Suez, a causa degli attacchi con droni, missili e imbarcazioni con uomini armati a bordo che sono stati condotti negli ultimi giorni contro navi in navigazione nei pressi dello stretto di Bab el Mandeb e lanciati dalle coste yemenite controllate dai miliziani Houthi. La decisione dei vettori marittimi europei di evitare l'area è stata assunta dopo che nelle scorse ore la portacontainer Maersk Gibraltar della danese Maersk Line, il secondo carrier mondiale del settore, è stata bersagliata ma non colpita, incidente a cui è seguito quello occorso alla portacontenitori Al Jasrah della tedesca Hapag-Lloyd che è stata invece centrata da un missile, impatto che - ha reso noto sabato il filippino Department of Migrant Workers - non ha causato feriti tra i 15 marittimi filippini imbarcati sulla nave. Probabilmente quello che ha indotto le compagnie europee a rompere gli indugi e ad abbandonare la rotta marittima più breve tra l'Oceano Indiano e il Mediterraneo sono stati i successivi attacchi di venerdì alle portacontainer MSC Alanya e MSC Palatium III, con la prima nave del gruppo MSC bersagliata ma non colpita e con la seconda, noleggiata dalla MSC alla partecipata Ignazio Messina & C., centrata da un missile che ha innescato un piccolo incendio ma non ha causato feriti tra i membri dell'equipaggio. MSC, leader mondiale del settore dello shipping containerizzato, è stata la prima a formalizzare la decisione di non far transitare le proprie navi nel Mar Rosso e nel canale di Suez, comunicandola ai clienti, ed ha annunciato che alcuni propri servizi di linea sono stati dirottati verso il Capo di Buona Speranza. Analoga decisione è stata presa dalla francese CMA CGM che, rendendo noto di aver adottato negli ultimi giorni misure preventive per garantire la sicurezza delle navi e degli equipaggi impiegati nella regione, ha annunciato di aver comunicato a tutte le proprie portacontainer che avrebbero dovuto attraversare il Mar Rosso di dirigersi verso aree sicure e di interrompere il loro viaggio sino a nuova comunicazione. Con dichiarazioni di portavoce della Maersk raccolte da agenzie di stampa internazionali, anche la compagnia danese ha fatto sapere di aver dato istruzioni a tutte le proprie navi che sarebbero dovute transitare per lo stretto di Bab el Mandeb di sospendere le proprie operazioni sino a nuove direttive. Intanto nelle ore successive a questi incidenti si sono susseguiti altri attacchi. Lo statunitense U.S. Central Commend ha reso noto che il cacciatorpediniere USS Carney, in servizio nel Mar Rosso, ha abbattuto 14 droni lanciati da un'area dello Yemen controllata dagli Houthi, senza alcun danno alle navi presenti nelle acque della zona né feriti. Inoltre il ministro britannico della Difesa, Grant Shapps ha reso noto che nel Mar Rosso il cacciatorpediniere HMS Diamond ha respinto un sospetto attacco realizzato con un drone diretto verso una nave mercantile, distruggendo l'ordigno con un missile Sea Viper. Shapps ha specificato che la nave militare britannica è recentemente giunta nella regione per contribuire agli sforzi internazionali per garantire la sicurezza del traffico marittimo: «la recente ondata di attacchi illegali - ha evidenziato - rappresentano una diretta minaccia nei confronti del commercio internazionale e della sicurezza marittima nel Mar Rosso. Il Regno Unito - ha affermato Shapps - continua ad essere impegnato nel respingere questi attacchi per salvaguardare il libero flusso degli scambi commerciali mondiali». La serie di incidenti nel Mar Rosso rischia ovviamente di avere un forte impatto negativo sul traffico marittimo nel canale di Suez. Ieri il presidente della Suez Canal Authority, Osama Rabie, ha evidenziato che la navigazione nel canale si svolgeva regolarmente e che l'authority sta seguendo con attenzione la situazione di tensione in corso nel Mar Rosso e sta valutando il suo impatto sui transiti nel canale a seguito dell'annuncio di alcune compagnie di navigazione di dirottare temporaneamente le loro navi verso il Capo di Buona Speranza. A tal proposito, Rabie ha evidenziato che tra il 19 novembre scorso ed oggi sono state solo 55 navi che non sono transitate per il canale egiziano decidendo di optare per il periplo dell'Africa, cioè - ha sottolineato - una piccola percentuale rispetto alle 2.128 navi transitate nel canale di Suez nel periodo. Inoltre Rabie ha specificato che ieri il canale è stato attraversato da 77 navi, tra cui alcune navi - come la Maersk Saigon, la CMA CGM Christophe Colomb e la MSC Fabienne - appartenenti alle compagnie hanno annunciato modifiche temporanee delle loro rotte per evitare il transito nel canale di Suez.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv