Messico, la presidente Sheinbaum risponde a Trump: 'Potremmo chiamare gli Usa America messicana'
Riprendendo la denominazione proposta nel XVII secolo, l’America del nord potrebbe essere chiamata “America messicana”. Lo ha detto la presidente del Messico Claudia Sheinbaum, rispondendo alla promessa del presidente eletto degli Usa, Donald Trump, di voler dare al Golfo del Messico – una volta insediatosi alla Casa Bianca – il nome di Golfo dell’America. “Perché non chiamiamo (gli Stati Uniti) America messicana? Ha un bel suono, vero?”, ha detto Sheinbaum mostrando una cartina geografica redatta nel 1607 dalla Compagnia delle Indie di Amsterdam. Un mappamondo nel quale compare la dizione “America Messicana”, la stessa che sarebbe stata adottata nella prima costituzione del Messico (Costituzione di Apatzingán, 1814). Sheinbaum ha anche ricordato che la dizione Golfo del Messico è registrata presso gli organismi internazionali, in primi dalle Nazioni Unite, ed è considerato un riferimento lessicale per i navigatori “dal secolo XVII, prima che nascessero gli Usa”.
Sheinbaum ha anche risposto alle parole con cui Trump ha definito il Messico sostanzialmente in mano ai cartelli del traffico di stupefacenti. “Credo che, con tutto il rispetto, il presidente Trump sia stato informato male. Credo che gli abbiano detto che in Messico governava (l’ex presidente Felipe Calderon) e (Genaro) Garcia Luna“, funzionario che per oltre dieci anni ha retto le sorti della sicurezza del Messico ma che è stato riconosciuto colpevole di connivenza con i cartelli, e condannato a 38 anni di prigione. La presidente ha peraltro assicurato che i rapporti con l’amministrazione entrante Usa saranno buoni. “Continuo a pensare che avremo una buona relazione con il presidente Trump”, ha detto Sheinbaum nel corso della tradizionale conferenza stampa quotidiana. “Su cosa mi baso? Sul fatto che c’è stata una buona relazione con (l’ex presidente, Andrés Manuel) Lopez Obrador. Aspettiamo. Avremo un buon rapporto con Trump”, ha detto.
In precedenza era stato il ministro dell’Economia del Messico, Marcelo Ebrard, a prendere parola sul tema della toponomastica sollevato da Trump. “Fra trent’anni il Golfo del Messico continuerà a chiamarsi Golfo del Messico”, ha detto il ministro. Il Messico non ha comunque intenzione di “coinvolgersi in questo dibattito: quello che faremo è proteggere la relazione esistente tra i due Paesi”, ha detto Ebrard nel corso di un evento con imprenditori privati. “Cambieremo il nome del Golfo del Messico con Golfo dell’America. Un nome molto bello e molto appropriato”, aveva detto Trump in un punto stampa realizzato a inizio settimana in Florida. Per il ministro dell’Economia è importante “avere sangue freddo e saggezza messicana. Non possiamo rispondere a tutte le dichiarazioni, tutti i giorni”. In qualità di ministro degli Esteri del governo presieduto da Andrés Manuel Lopez Obrador, Ebrard è stato tra i protagonisti del negoziato per la chiusura del trattato commerciale dei paesi dell’America del nord (United States-Mexico-Canada Agreement, Usmca), scenario che lo ha portato a misurarsi a lungo con l’amministrazione di Trump allora al primo mandato.
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