Migranti, polizia chiude mille pagine social: pubblicizzavano viaggi illegali da Libia
Nell’ambito delle attività di contrasto al traffico di migranti provenienti dalle rotte maghrebine, la Polizia di Stato di Palermo, in collaborazione con la locale Sisco (Sezioni Investigative del Servizio Centrale Operativo) e con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo, ha chiuso circa mille pagine social utilizzate da trafficanti di esseri umani per promuovere viaggi illegali dalle coste nordafricane, in particolare dalla Libia, verso quelle nazionali. Diversi, ha rilevato l’analisi della polizia, erano i contenuti utilizzati dai gestori di quelle pagine per attrarre nuovi “clienti”: in alcuni casi venivano offerti prezzi scontati per donne e bambini, nonché veri e propri pacchetti viaggio per famiglie. L’attività di monitoraggio ha consentito di avviare indagini ed effettuare riscontri nell’ambito di inchieste in corso, nonché di acquisire informazioni su luoghi di partenza o transito dei migranti e su nuove modalità di trasporto utili anche ai fini del monitoraggio del fenomeno e dello scambio informativo diretto con i collaterali Organismi di polizia libici e tunisini. Nei siti oggetto di investigazione erano indicati il costo del viaggio (circa 4.600 euro a persona), le modalità di pagamento (tramite trasferimenti sui circuiti money transfer) e il tipo di viaggio garantito (ad esempio viaggi c.d. VIP). La chiusura delle pagine è stata effettuata tramite una collaborazione con Meta Platforms, società proprietaria di Facebook e Instagram. Gli account erano in uso principalmente a trafficanti attivi in Libia, ma anche in Egitto, Paese dal quale non si registrano partenze di navi ma da dove le organizzazioni gestiscono i viaggi dei migranti.
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