Mozambico: uccise tre persone nelle proteste in favore del leader dell’opposizione Mondlane
Tre persone sono state uccise da colpi esplosi dalla polizia del Mozambico durante le manifestazioni spontanee avvenute ieri a Maputo in occasione del rientro nel Paese del leader dell’opposizione Venancio Mondlane. Lo riferisce l’agenzia di stampa mozambicana “Aim”, affermando che le forze di polizia schierate in tenuta anti sommossa per contenere la folla affluita in centro ha utilizzato munizioni vere nel tentativo di disperderla. Secondo la fonte, la sparatoria è iniziata prima ancora che l’aereo di Mondlane atterrasse ed è continuata mentre il leader politico si dirigeva verso il centro di Maputo. Secondo i dati ufficiali, il candidato del Frelimo Daniel Chapo ha vinto le elezioni presidenziali con il 71 per cento dei voti. Un punteggio contestato dal suo principale rivale, Venancio Mondlane, che ha ottenuto ufficialmente il 20 per cento delle preferenze.
Rientrato ieri in Mozambico dopo la sconfitta alle elezioni presidenziali del 9 ottobre, Mondlane si è nuovamente autoproclamato “presidente eletto dal popolo”. Lo ha fatto al suo arrivo all’aeorporto di Maputo, dov’è stato accolto da una folla festante ed intervistato da un gruppo di giornalisti. Parlando alla stampa, Mondlane ha affermato di essere un “presidente eletto dal popolo mozambicano, e non dal Consiglio costituzionale”, ribadendo il suo rifiuto dei risultati delle elezioni di ottobre, convalidati dalla massima autorità elettorale del Paese. “Starò con i miei sostenitori e piangerò coloro che abbiamo perso. Continuerò a combattere al loro fianco sul campo”, ha detto. Il ritorno di Mondlane ha portato decine di persone a partecipare ad una manifestazione in suo sostegno nella capitale Maputo. La polizia è intervenuta sparando colpi in aria per disperdere la folla. Le autorità hanno giustificato l’intervento con ragioni di ordine pubblico, ma il dispiegamento ha ulteriormente alimentato la rabbia tra i membri dell’opposizione. Mondlane ha anche espresso la sua disponibilità a dialogare con il governo, sottolineando che tale dialogo si svolgerà “alle sue condizioni”.
Secondo la piattaforma di monitoraggio civixo Decide, almeno 278 persone sono morte nelle proteste iniziate lo scorso 21 ottobre contro l’esito ufficiale delle elezioni presidenziali, in base al quale la commissione elettorale prima e il Consiglio costituzionale poi hanno attribuito la vittoria a Daniel Chapo, candidato alla presidenza per il Fronte di liberazione del Mozambico (Frelimo), partito al potere dall’indipendenza (1975). Mondlane, candidato indipendente sostenuto dal Partito ottimista per lo Sviluppo del Mozambico (Podemos), ha respinto i risultati denunciando diffusi brogli ed irregolarità ed indicendo dall’estero, dove si è rifugiato per timore di ritorsioni, un’ondata di manifestazioni e una “marcia su Maputo”. Irregolarità sono state osservate anche dagli altri partiti di opposizione partecipanti al voto – la storica opposizione Renamo ed il Movimento democratico del Mozambico (Mdm) – oltre che dalla missione di monitoraggio elettorale dell’Unione europea. L’insediamento del presidente della Repubblica è atteso per il prossimo 15 gennaio, quello dei membri delle Assemblee provinciali per il 20.
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