Nel secondo trimestre del 2024 il traffico delle merci nel porto di Venezia è calato del -3,3%

Ago 13, 2024 - 05:20
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Nel secondo trimestre del 2024 il traffico delle merci nel porto di Venezia è calato del -3,3%

Come nei sette trimestri precedenti, nel secondo trimestre del 2024 il traffico delle merci nel porto di Venezia ha registrato una flessione anno su anno, segnando tuttavia una ripresa rispetto ai periodi trimestrali precedenti essendo stato pari a 6,16 milioni di tonnellate, con una diminuzione del -3,3% sul secondo trimestre del 2023, di cui 4,99 milioni di tonnellate allo sbarco (-5,2%) e 1,17 milioni di tonnellate all'imbarco (+5,3%). Nel solo settore delle merci varie, con un totale di 2,62 milioni di tonnellate, è stata totalizzata una flessione del -1,1%, con le merci in container attestatesi a 1,29 milioni di tonnellate (-2,4%) con una movimentazione dei contenitori pari a 128.311 teu (+1,2%), i rotabili a 638mila tonnellate (+4,3%) e le altre merci varie a 694mila tonnellate (-3,4%). Più accentuata la riduzione dei volumi di rinfuse. Le rinfuse secche sono ammontate a 1,91 milioni di tonnellate (-6,5%), incluse 528mila tonnellate di mangimi, foraggi e semi oleosi (+28,3%), 503mila tonnellate di prodotti metallurgici (-42,3%), 474mila tonnellate di minerali e materiali da costruzione (+26,2%), 111mila tonnellate di prodotti chimici (+324,8%), 79mila tonnellate di carbone e lignite (-59,2%), 74mila tonnellate di cereali (-29,2%) e 138mila tonnellate di altre rinfuse solide (+142,1%). Il totale delle rinfuse liquide è stato di 1,63 milioni di tonnellate (-3,1%), di cui 1,27 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi raffinati (-2,1%), 271mila tonnellate di prodotti chimici (-11,2%) e 93mila tonnellate di altre rinfuse liquide (+12,1%). Nel periodo aprile-giugno di quest'anno i crocieristi sono stati 202mila (+8,4%), di cui 181mila allo sbarco-imbarco (+10,3%) e 21mila in transito (-5,5%). Nel segmento dei traghetti il traffico è stato di 22mila passeggeri (-18,4%). Nella prima metà del 2024 il traffico complessivo delle merci è stato di 11,71 milioni di tonnellate, con un calo del -6,5% sui primi sei mesi dello scorso anno, di cui 9,40 milioni di tonnellate allo sbarco (-8,3%) e 2,31 milioni di tonnellate all'imbarco (+1,2%). Nel comparto delle merci varie sono state movimentate 2,41 milioni di tonnellate di merci containerizzate (-9,1%) realizzate con una movimentazione di container pari a 240.500 teu (-6,0%), 1,23 milioni di tonnellate di rotabili (+6,1%) e 1,30 milioni di tonnellate di altre merci varie (-3,5%). Le rinfuse liquide sono aumentate del +1,6% a 3,34 milioni di tonnellate, mentre quelle secche sono diminuite del -16,0% scendendo a 3,43 milioni di tonnellate. Relativamente al primo semestre di quest'anno, l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha evidenziato che «i dati risultano influenzati in particolare dal drastico calo della movimentazione di carbone (quasi 500mila tonnellate in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso), attribuibile alle politiche europee e nazionali relative alla transizione energetica dell'economia. Rientra invece in un quadro generale di andamenti ciclici il lieve calo del settore siderurgico. È vero che l'industria pesante veneta e del nord Italia - ha rilevato l'ente portuale - riporta ancora difficoltà nelle transazioni con la Russia, dovute anche alla “guerra” dei sistemi di pagamento, che rimane comunque il mercato di approvvigionamento più conveniente rispetto alle alternative, quali il sud America; tuttavia, il dato del siderurgico viene statisticamente confrontato con lo stesso periodo del 2023, semestre in cui le rinfuse siderurgiche avevano fatto registrare un valore record, per quanto riguarda la serie storica almeno degli ultimi cinque anni, assestandosi quindi, per il 2024, su valori mediamente nella norma». «Quanto alle altre tipologie di merce - ha rilevato ancora l'AdSP - l'agroalimentare si dimostra in sostanziale equilibrio tra una perdita di 213mila tonnellate nella movimentazione di cereali e un aumento di traffici di derrate alimentari e mangimi equivalenti a oltre 203mila tonnellate. In leggera crescita (+2,1% sul semestre) i prodotti petroliferi che invertono la tendenza negativa registrata nel 2023. Crescono del +6% i ro-ro confermando il vivace interscambio commerciale intra-mediterraneo, mentre, nel primo semestre 2024, i container sono in calo (-5,9% teu) a causa della crisi di Suez che ha fortemente penalizzato il settore nei primi mesi dell'anno corrente (-26,9% registrato nel solo gennaio 2024 rispetto al dato del gennaio 2023) ma che sembra essere in corso di assorbimento da parte del sistema portuale-marittimo dato che il secondo trimestre (aprile/giugno 2024) appare in ripresa. In aumento il traffico crocieristico (+13,8% rispetto al primo semestre 2023), in particolare per quanto riguarda la modalità “home port”, con oltre 214 mila passeggeri (cui si aggiungono i circa 23.500 di Chioggia)».

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv