Pausa pranzo al bar, quanto costa? A Terni si risparmia, Trento la più cara

Mar 25, 2025 - 04:47
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Pausa pranzo al bar, quanto costa? A Terni si risparmia, Trento la più cara

A Roma pranzare fuori casa costa di più: un panino e un caffè al bar nel 2024 avevano un prezzo medio di 4,8 euro, sulla base di una variazione tra un massimo di 6,2 euro e un minimo di 4 euro, a seconda delle zone. E se il prezzo minimo dal 2023 al 2024 è rimasto stabile, quello massimo ha subito una crescita di +8,8 punti percentuali: dato che ha inciso sul costo medio di un pasto veloce fuori casa, facendogli registrare un picco di quasi quattro punti percentuali (+3.7%). Nonostante questo, nella classifica stilata da SumUp, operatore inglese per i pagamenti digitali, attraverso l'Osservatorio "Pausa Pranzo" che analizza le transazioni dei Pos in una ventina di città italiane, Roma è settima tra le città meno care guardando al costo medio di un pasto fuori casa; è preceduta da Napoli, Bari e Ascoli Piceno, tutte e tre con un prezzo medio di 4,6 euro, ed è seguita da Aosta con un costo medio per panino e caffè di 5 euro. La città in cui si spende meno in Italia per mangiare fuori casa è Terni (3,5 euro) quella più cara invece è Trento (6,8 euro). Inoltre, guardando al dettaglio dei due prodotti al banco del bar, per il caffè la Capitale, insieme ad Aosta e Bari, è tra le città meno care (1,1 euro) tenendo conto che il prezzo schizza anche a 1,3 euro in molti capoluoghi come Trento, Torino, Bologna, Pescara, Trieste. Il panino a Roma invece costa 3,7 euro in media e la spesa si colloca nel mezzo tra i 5,5 euro di Trento e i 2,3 euro di Terni. Tuttavia su base annua - secondo l'Osservatorio di SumUp - il prezzo medio sia del caffè che del panino al bar è cresciuto in quasi in tutte le città. A Roma l'incremento è del +5,7% per la tazzina di caffè e del +3,1% per il sandwich: dati che mettono la Capitale al quinto posto per rincaro del caffè e in ottava posizione per il panino al bar. La città in cui nel 2024 panino e caffè hanno visto invece l'aumento di prezzi più significativo è Napoli: a crescere, infatti, è stato sia il costo medio (+14,1%) sia il costo massimo (+27,5%). Venezia infine è l'unico capoluogo in cui si rileva un calo sia del prezzo minimo (-12,9%) che di quello medio (-3,3%).

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv