Pausa pranzo al bar, quanto costa? A Terni si risparmia, Trento la più cara

A Roma pranzare fuori casa costa di più: un panino e un caffè al bar nel 2024 avevano un prezzo medio di 4,8 euro, sulla base di una variazione tra un massimo di 6,2 euro e un minimo di 4 euro, a seconda delle zone. E se il prezzo minimo dal 2023 al 2024 è rimasto stabile, quello massimo ha subito una crescita di +8,8 punti percentuali: dato che ha inciso sul costo medio di un pasto veloce fuori casa, facendogli registrare un picco di quasi quattro punti percentuali (+3.7%). Nonostante questo, nella classifica stilata da SumUp, operatore inglese per i pagamenti digitali, attraverso l'Osservatorio "Pausa Pranzo" che analizza le transazioni dei Pos in una ventina di città italiane, Roma è settima tra le città meno care guardando al costo medio di un pasto fuori casa; è preceduta da Napoli, Bari e Ascoli Piceno, tutte e tre con un prezzo medio di 4,6 euro, ed è seguita da Aosta con un costo medio per panino e caffè di 5 euro. La città in cui si spende meno in Italia per mangiare fuori casa è Terni (3,5 euro) quella più cara invece è Trento (6,8 euro). Inoltre, guardando al dettaglio dei due prodotti al banco del bar, per il caffè la Capitale, insieme ad Aosta e Bari, è tra le città meno care (1,1 euro) tenendo conto che il prezzo schizza anche a 1,3 euro in molti capoluoghi come Trento, Torino, Bologna, Pescara, Trieste. Il panino a Roma invece costa 3,7 euro in media e la spesa si colloca nel mezzo tra i 5,5 euro di Trento e i 2,3 euro di Terni. Tuttavia su base annua - secondo l'Osservatorio di SumUp - il prezzo medio sia del caffè che del panino al bar è cresciuto in quasi in tutte le città. A Roma l'incremento è del +5,7% per la tazzina di caffè e del +3,1% per il sandwich: dati che mettono la Capitale al quinto posto per rincaro del caffè e in ottava posizione per il panino al bar. La città in cui nel 2024 panino e caffè hanno visto invece l'aumento di prezzi più significativo è Napoli: a crescere, infatti, è stato sia il costo medio (+14,1%) sia il costo massimo (+27,5%). Venezia infine è l'unico capoluogo in cui si rileva un calo sia del prezzo minimo (-12,9%) che di quello medio (-3,3%).
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