Per gli italiani è già tempo di pensare alle tredicesime per cercare di far quadrare i conti

Nov 16, 2023 - 07:48
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Per gli italiani è già tempo di pensare alle tredicesime per cercare di far quadrare i conti

Con le bollette che ricominciano a salire, l’inflazione che ancora pesa sulla vita quotidiana e le spese da programmare da qui alla fine dell’anno, per gli italiani è già tempo di pensare alle tredicesime per cercare di far quadrare i conti. In arrivo a metà dicembre, la tredicesima di quest’anno beneficerà di uno sconto contributivo inferiore rispetto a quello vigente sulle buste paga, sgravio che però rischia di essere comunque più alto di quello che arriverà tra un anno, a dicembre 2024. Ecco perché.

Il taglio del cuneo fiscale varato dal governo consente un’agevolazione contributiva di 7 punti percentuali fino a 25 mila euro e di 6 punti fino a 35 mila euro. Lo sconto però non vale sulle tredicesime che usufruiscono di un taglio sui contributi del 2 e del 3% (per i redditi rispettivamente inferiori a 35 mila e a 25 mila euro). Questo perchè l’esecutivo di Giorgia Meloni, con il decreto del Primo maggio, ha ampliato il taglio del cuneo di 4 punti sugli stipendi fino alla fine dell’anno, escludendo però i cosiddetti rateo della tredicesima. Quindi, in sostanza, gli italiani potranno godere di uno sgravio del 2%, a condizione che la tredicesima mensilità non ecceda l’importo lordo di 2.692 euro; e del 3% fino a 1.923 euro (lordi).

Con la manovra approvata il 16 ottobre dal Consiglio dei ministri, e all’esame del Parlamento, il taglio di 6 e 7 punti percentuali del cuneo è stato prorogato per tutto il 2024, mantenendo però l’eccezione delle tredicesime, che non avranno nemmeno il bonus del 2 e 3% parametrato sul reddito. Ecco perché, senza ulteriori interventi normativi, è meglio approfittare di questa tredicesima, perché la prossima (a dicembre 2024) rischia di essere più bassa.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv