Perù: manifestazioni contro il governo, almeno un morto e un centinaio di feriti

Ott 17, 2025 - 01:15
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Perù: manifestazioni contro il governo, almeno un morto e un centinaio di feriti

E' di almeno un morto e circa un centinaio di feriti il bilancio degli scontri registrati nella notte a Lima, capitale del Perù, tra forze di sicurezza e cittadini in protesta contro governo e Parlamento. La manifestazione, indetta per protestare contro l’ondata di violenza e le estorsioni praticate ai danni della cittadinanza, si è svolta all’indomani della nascita del primo governo di José Jerì, insediatosi il 10 ottobre come presidente, in sostituzione di Dina Boluarte, sfiduciata dal Parlamento proprio per “incapacità permanente” nel contrastare l’insicurezza. Lo stesso Jerì ha trasmesso condoglianze ai familiari della vittima e sollecitato le autorità a indagare a fondo sulla dinamica dei fatti. “Sono profondamente dispiaciuto per la scomparsa del cittadino Eduardo Ruiz Sanz, di 32 anni”, ha scritto Jeri su X, trasmettendo “coraggio” ai familiari e auspicando che le “indagini possano determinare oggettivamente le responsabilità”. In precedenza, il presidente aveva pubblicato su X un video con immagini di violenti scontri, assicurando che la manifestazione era iniziata in modo “pacifico”, ma che è stata rovinata perché alcuni settori “hanno agende diverse e cercano di creare il caos”. Il ministro dell’Interno, Vicente Tiburcio, ha da parte sua segnalato che nel luogo in cui il cittadino è stato aggredito non erano presenti le forze di sicurezza, invitando a sua volta a svolgere indagini approfondite. Secondo i dati forniti dal Difensore del popolo, tra i feriti si contano 78 agenti di polizia e 24 manifestanti. Secondo i media locali, sono stati eseguiti anche dieci arresti. Nella serata di martedì Jerì ha nominato l’ex magistrato della Corte costituzionale Ernesto Alvarez Miranda (64 anni) come primo ministro del suo governo e ha composto il nuovo gabinetto dei ministri. Si tratta di un esecutivo di “transizione e riconciliazione”, ha detto Jerì nella serata di ieri (la notte in Italia), cinque giorni dopo aver assunto l’incarico al posto di Dina Boluarte. Hanno giurato anche il nuovo ministro degli Esteri, l’ambasciatore Hugo de Zela e degli Interni, Vicente Tiburcio. Quest’ultimo avrà il compito di delineare la strategia per la lotta all’insicurezza cittadina, la principale sfida dell’agenda politica del nuovo governo. Il ministro dell’Economia e delle Finanze sarà Denisse Miralles, mentre il generale in pensione Diaz Peche sarà alla guida della Difesa. Per accettare l’incarico e giurare da premier, Miranda ha rinunciato all’iscrizione al Partito popolare cristiano (Ppc). Jerì, subentrato a Dina Boluarte dopo la sfiducia votata dal Parlamento, aveva nei giorni scorsi fatto sapere che nel suo gabinetto non avrebbero trovato posto né ministri uscenti né deputati in carica, alludendo a un esercizio impegnativo, che avrebbe richiesto dunque tempo. Jerì, sino al 9 ottobre presidente del Parlamento, ha sostenuto anche un incontro con i sindaci dei comuni che compongono la città metropolitana di Lima. “Il nostro obiettivo del giorno è proprio quello di ascoltate l’esperienza che ha ognuno di voi nell’esercizio quotidiano della funzione” e tradurre le “proposte” ricevute “in azioni concrete”, ha detto il presidente al termine dell’incontro. “Più tardi, nelle prossime ore, quando giureranno i ministri potremo applicare quanto detto oggi”, ha aggiunto. Il 9 ottobre il Parlamento aveva destituito Boluarte dichiarando la sua permanente “incapacità morale” ad affrontare la crisi di sicurezza nel Paese. Con 122 voti favorevoli su un totale di 130 deputati, ben oltre il quorum richiesto di 87 “sì”, il Congresso ha infatti innescato la fine del mandato iniziato a novembre 2022. Boluarte era divenuta presidente al posto di Pedro Castillo, di cui era la vice, arrestato per aver tentato di sovvertire l’ordine istituzionale. Il governo di Boluarte è caduto a meno di sei mesi dalle elezioni generali, grazie ai voti delle forze conservatrici, le stesse che ne avevano sin qui garantito la continuità. Jerì è divenuto il settimo presidente del Perù dal 2016, dopo Pedro Pablo Kuczynski (2016-2018), Martin Vizcarra (2018-2020), Manuel Merino (2020-2020), Francisco Sagasti (2020-2021), Pedro Castillo (2021-2022) e Dina Boluarte (2022-2025).

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv