Quasi 500 milioni di euro, la maxi multa inflitta a Booking in Spagna

Feb 27, 2024 - 01:51
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Quasi 500 milioni di euro, la maxi multa inflitta a Booking in Spagna

Quasi 500 milioni di euro. La storica multa inflitta a Booking in Spagna, proposta dalla Cmnc – Comisiòn Nacional de los Mercados Y la Competencia, la più importante autorità amministrativa iberica – dopo la forte spinta delle associazioni alberghiere, sta causando all’Ota una perdita record di quasi il 10% della sua capitalizzazione di mercato. Un fatto a cui subito segue la promessa di ricorso da parte della Ota. Secondo le informazioni cui ha avuto accesso il media specializzato Preferente.com, questa svalutazione fa sì che Booking abbia perso in poche ore circa 12 miliardi di dollari (circa 11 miliardi di euro) dal suo valore di mercato, che è di circa 120.000 miliardi di euro. Il brusco crollo delle azioni di Booking in un solo giorno non ha precedenti ed è ampiamente attribuito alla divulgazione della pesantissima sanzione da parte delle autorità spagnole. Quella che viene considerata una delle più grandi sanzioni nella storia del business europeo era stata inserita nelle informazioni finanziarie che Booking.com aveva presentato a metà febbraio, insieme ai risultati operativi annuali record riguardo alla stagione 2023. Il forte segnale della maggiore autorità amministrativa spagnola è anche la diretta conseguenza del fortissimo pressing del comparto alberghiero spagnolo, di fronte alle pratiche contro la libera concorrenza e la deriva verso scenari vicini al monopolio, con quote che si aggirano attorno al 50% della distribuzione delle camere prenotate. Dato che ha sicuramente giocato un ruolo chiave nel determinare la decisione della Commissione. Non si è fatta attendere la replica di Booking che annuncia ricorso: “Siamo delusi dalla bozza di decisione della Cnmc e siamo fortemente in disaccordo con le sue conclusioni – si legge in una nota ufficiale – Presenteremo presto la notifica di gatekeeper per il Digital Markets Act dell’Ue, che mira a garantire norme condivise per le piattaforme online in tutta l’Ue ed evitare la frammentazione a livello nazionale. Riteniamo che questo sia il contesto più adatto a discutere e valutare le principali questioni sollevate dalla Cnmc, poiché rappresenta l’opportunità per concordare soluzioni che vengano applicate in tutta Europa piuttosto che Paese per Pese. Intendiamo presentare ricorso nei confronti di questa decisione senza precedenti, qualora diventi definitiva”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv