Razionalizzati nel porto di Livorno gli approdi dei passeggeri, delle auto nuove e delle navi ro-ro
L'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale ha reso noto che oggi il Comitato di gestione dell'ente ha dato il via libera conclusivo al nuovo layout del porto di Livorno che - ha spiegato il presidente dell'AdSP, Luciano Guerrieri, «ci consente di fatto di liberare le aree ricomprese nel porto passeggeri e di razionalizzare l'utilizzo degli spazi della sponda est della Darsena Toscana, definendo così la direttrice di allineamento delle attività portuali alle previsioni del Piano Regolatore Portuale e, in particolare, alle prospettive di sviluppo legate alla Piattaforma Europa». Una riorganizzazione di aree - ha specificato l'authority portuale - con la quale «il traffico passeggeri potrà finalmente svilupparsi in un'area più estesa rispetto al passato, e nel quale la sponda est della Darsena Toscana andrà invece a configurarsi quale base operativa per le attività di CILP connesse alla movimentazione delle auto nuove e delle navi ro-ro di classe eco di Grimaldi, fino a ieri lavorate all'Alto Fondale». L'ente portuale ha ricordato che il procedimento, avviato all'inizio del 2022, si è articolato in tre fasi, due delle quali si sono di fatto concluse in questi giorni con l'emanazione del provvedimento che formalizza l'affidamento in concessione alla Compagnia Impresa Lavoratori Portuali (CILP) delle aree retrostanti gli accosti pubblici 15C e 15D, sulla sponda est della Darsena Toscana, e la sua retrocessione dalle aree in concessione sulla radice dell'Alto Fondale, ovvero degli accosti 45, 44 e 43 che rientreranno nella disponibilità dell'AdSP affinché, assieme alle banchine 46 e 47, siano successivamente riaffidati alla Porto di Livorno 2000, la società che opera servizi ai passeggeri nello scalo portuale labronico. In connessione diretta con la delocalizzazione della CILP dall'Alto Fondale, anche ai fini di una migliore gestione dei terminal sulla sponda est della Darsena Toscana, l'AdSP ha approvato la modifica del layout del terminal Lorenzini, consistente nella retrocessione da parte del terminalista da un'area di 2.500 metri quadri retrostanti l'accosto 15 C, che rientrerà nella concessione a CILP, e nell'assentimento in concessione di una nuova area di banchina di 1.776 metri quadri presso l'accosto 15 C. Parte integrante dell'accordo suppletivo di concessione anche il rilascio a Lorenzini di una nuova concessione di 724 metri quadri retrostanti la Calata Tripoli, finalizzata al miglioramento delle condizioni della viabilità di accesso al terminal nella sua nuova configurazione. Inoltre l'Autorità di Sistema Portuale ha reso nota l'erogazione di 131mila euro a favore dell'Agenzia per il Lavoro in Porto (ALP), la società autorizzata alla fornitura di lavoro portuale temporaneo nel porto di Livorno, per incentivare l'esodo volontario di tre lavoratori, di cui due operativi e uno amministrativo. «Si tratta - ha spiegato Guerrieri - di una iniziativa che legittimamente l'AdSP ha inteso intraprendere su richiesta dell'ALP non soltanto per promuovere l'aggiornamento professionale degli organici dell'art.17 ma anche per ristabilire gli equilibri finanziari dell'azienda. La società ha conseguito nel 2023 un fatturato annuale non sufficiente alla copertura del costo totale del lavoro. Le proposte di incentivazione all'esodo avranno quindi evidenti effetti economici positivi per l'azienda, favorendo al contempo una riduzione complessiva del ricorso all'Indennità di Mancato Avviamento». In occasione della riunione odierna, Guerrieri ha anche informato i membri del Comitato di gestione che a settembre-ottobre prossimi verrà avviato un confronto con il cluster marittimo e i soci di ALP per individuare gli elementi di un nuovo modello di lavoro. «Gli uffici - ha precisato il segretario generale dell'ente portuale, Matteo Paroli - hanno predisposto la prima bozza del bando per la procedura di gara relativa alla concessione del servizio di fornitura di lavoro temporaneo». Specificando che l'iter dovrà essere avviato nei primi mesi del 2025, Paroli ha precisato che «i contenuti del bando verranno esaminati e discussi con i soci di ALP, gli operatori e le rappresentanze sindacali». Nella riunione odierna il Comitato di gestione ha dato anche il via libera al subingresso della società terminalista Lorenzini in una quota parte della concessione assentita alla Livorno Terminal Marittimo (LTM), la società appartenente al gruppo Moby e deputata alla movimentazione dei traffici ro-ro alla Darsena n.1 del porto di Livorno che sta attraversando un momento di difficoltà: tra il 2020 e il 2023, infatti, LTM ha visto progressivamente contrarsi i propri traffici, entrando in difficoltà all'inizio dell'anno quando di fatto Moby ha annunciato la cessazione della linea marittima Cagliari-Livorno. Si tratta di un'area di 18.000 metri quadri da destinare al traffico di merci varie. Nella relazione del dirigente dell'ente portuale responsabile del procedimento, Fabrizio Marilli, si spiega che l'autorizzazione, concessa dall'AdSP in base all'art. 46 del Codice della Navigazione, «va incontro ad un immediato recupero di operatività di alcune aree del terminal LTM, che la stessa ha di fatto dichiarato sottoutilizzate, rendendole disponibili per operare un traffico in evidente espansione». L'AdSP ha specificato che quella del subingresso è un'idea nata dalla stessa LTM ed è stata ufficializzata in base ad un accordo commerciale sottoscritto con Lorenzini e inviato all'AdSP per l'attivazione della procedura autorizzatoria. Nel 2022 l'ente portuale aveva avviato l'iter istruttorio volto a verificare il rispetto del piano di impresa della LTM, per il mantenimento del titolo demaniale e con il subingresso di Lorenzini, la procedura di revisione del titolo demaniale è stata di fatto sospesa. L'autorizzazione a Lorenzini verrà rilasciata all'esito delle procedure di pubblicazione e sarà vigente per tutta la durata della concessione assentita a LTM (sino al 31 dicembre 2025). Il terminalista ha al contempo garantito che l'operazione non avrà alcun impatto sugli attuali livelli occupazionali.
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