Somalia: esecuzione di 4 giovani nello Stato del Puntland

Ago 24, 2024 - 06:53
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Somalia: esecuzione di 4 giovani nello Stato del Puntland

Lo scorso fine settimana, è avvenuta l’esecuzione di quattro giovani nello Stato somalo del Puntland, per reati commessi da bambini quando non avevano ancora compiuto 18 anni, mentre erano presumibilmente associati ad Al Shabaab. È quanto fa sapere l’Unicef in una nota esprimendo “profondo rammarico”. “Le condanne e le sentenze – scrive l’organizzazione – sono state emesse da tribunali militari, che non dispongono di procedure specializzate per la giustizia minorile e non sono un luogo per i bambini”. L’Unicef ricorda che il Comitato di verifica dell’età del Puntland, comprendente rappresentanti delle autorità del Puntland, ha incontrato i giovani e ha concluso che erano minorenni al momento dell’arresto e che non dovevano subire la pena di morte. Per questo, l’organizzazione chiede alle autorità del Puntland di “evitare l’imposizione di condanne a morte” e che “sia garantito il giusto processo per tutti i giovani adulti arrestati per la loro associazione a gruppi armati quando non avevano ancora compiuto 18 anni, in linea con la legge sui giovani, approvata dalle autorità del Puntland, e con l’obbligo del Governo di rispettare gli obblighi internazionali in materia di diritti umani previsti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia”. L’Unicef – si legge ancora nella nota – esorta le autorità del Puntland a trattare i bambini associati ai gruppi armati come vittime e chiede una revisione delle attuali procedure giudiziarie per garantire che i bambini non siano processati da tribunali militari, che abbiano accesso a procedure giudiziarie adeguate e che siano in linea con le definizioni di bambino contenute nella legge sulla giustizia minorile del Puntland e nella Convenzione sui diritti dell’infanzia, che la Somalia ha ratificato. Le autorità sono invitate a usufruire dei percorsi di reinserimento dei minorenni associati ai gruppi armati, che già esistono e si sono dimostrati efficaci nel sostenere i diritti dei minorenni. Come partner delle Nazioni Unite, siamo pronti a lavorare con il Governo per implementare ulteriormente questi processi, anche attraverso l’attuazione di piani d’azione governativi per rafforzare la protezione dei bambini nei conflitti armati.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv