Starmer sulla Brexit: “accordo troppo snello" e da rinegoziare
"Un accordo troppo snello" e da rinegoziare. E' questo l'impegno sulle relazioni del dopo Brexit con Bruxelles evocato a nome di un futuro governo britannico guidato dal Partito Laburista, in netto vantaggio da mesi nei sondaggi sui conservatori del primo ministro Rishi Sunak, in vista delle elezioni di fine 2024. Finora prudentissimo su un dossier ritenuto divisivo in seno al suo stesso elettorato, Sir Keir Starmer, il leader del Partito laburista britannico, insiste da tempo a negare di voler rimettere in discussione il risultato del referendum del 2016 e di pensare a una riadesione del Regno all'Unione, o anche solo al mercato unico. Ma al quotidiano Financial Times rompe gli indugi, se non altro sulla volontà di rivedere l'intesa post divorzio di libero scambio suggellata faticosamente con i 27 sotto la leadership Tory. Starmer, oltre che affermare che "rientrare nell'Ue è fuori questione”, si dice convinto che - alla scadenza "del 2025", fissata per una revisione - un ipotetico esecutivo laburista potrà "tentare di ottenere un'intesa migliore per il Regno Unito", specie a livello "commerciale”, riguardo l'accordo sottoscritto dall'ex premier Boris Johnson.
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