'Stupratore hai le ore contate': scritta con minaccia imbratta Rialto

Nov 8, 2024 - 06:58
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'Stupratore hai le ore contate': scritta con minaccia imbratta Rialto

“Stupratore hai le ore contate”: la scritta di vernice bianca occupa il centro del campo San Giacometto, a Venezia, imbrattato per minacciare l’autore dello stupro di una minorenne avvenuto la notte di Halloween. A riportare la foto e la notizia della singolare forma di protesta è il quotidiano veneto ilGazzettino.it. La violenza ai danni di una 17enne pugliese in vacanza a Venezia sarebbe avvenuta in un locale del vicino campo Bella Vienna, a Rialto: sulla vicenda stanno indagando i carabinieri di Venezia che sono sulle tracce di un giovane militare della Marina, secondo quanto raccontato dalla vittima e dai testimoni.

La scritta apparsa alle prime ore del giorno ieri mattina- e presto cancellata per riportare decoro alla città-museo- è una sorta di monito per il responsabile della violenza, per avvisarlo che il cerchio si sta stringendo. Ma non solo: per terra, ad accompagnare il messaggio, anche i numeri 1312. Si tratta di un acronimo che significa “All cops are bastards”, ovvero “Tutti i poliziotti sono bastardi”, riferendosi alla divisa indossata dal presunto stupratore. Nel campo inoltre sono stati rinvenuti decine di volantini con il volto di Medusa e un’altra scritta, ancora più inquietante: “Dead men don’t rape”, ovvero “Gli uomini morti non stuprano”, sempre siglati 1312. L’azione di protesta al momento non riporta nessuna rivendicazione, né simboli riconducibili a gruppi o collettivi, ma il quotidiano avanza l’ipotesi che dietro l’azione dimostrativa avvenuta in campo San Giacometto ci siano “attiviste di una frangia di femminismo radicale”.

Di sicuro però, l’imbrattatura della piazza non è piaciuta ai commercianti ed esercenti vicini che, come riporta il quotidiano, condannano fortemente la protesta: “Chi ha scritto queste cose ha fatto una cosa stupida– è il commento del titolare di una bottega – Ciò che è giusto fare è aspettare che il lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine faccia il suo corso”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv