Takaichi, prossima probabile premier Giappone, critica la Cina

Sanae Takaichi, che dovrebbe diventare la prossima prima ministra del Giappone, ha criticato la “repressione” esercitata dalla Cina nella Regione autonoma della Mongolia Interna, durante un incontro pubblico dedicato alle questioni dei diritti umani nel nord del Paese. Lo riferisce oggi l’agenzia di stampa Kyodo. “Non posso che provare indignazione nel vedere che la repressione del Partito comunista cinese continua nella Mongolia del Sud”, ha dichiarato Takaichi in un messaggio letto durante l’evento, secondo gli organizzatori. Takaichi ha inviato l’intervento in qualità di capo di un gruppo di parlamentari del Partito liberaldemocratico che sostiene i mongoli della regione, e ha esortato alla coesione per “difendere la libertà, lo Stato di diritto e i diritti umani fondamentali”. La Mongolia Interna, che confina con la Mongolia e la Russia, ospita milioni di cittadini di etnia mongola, ma secondo organizzazioni per i diritti umani questi ultimi sarebbero da tempo soggetti a politiche repressive, tra cui la limitazione dell’insegnamento della lingua mongola. Takaichi, figura di spicco dell’ala conservatrice del Partito liberaldemocratico e nota per le sue posizioni dure nei confronti di Pechino, ha vinto il 4 ottobre le elezioni interne al partito per succedere all’attuale premier Shigeru Ishiba. È considerata la principale candidata a diventare la prima donna alla guida del governo giapponese, dopo il voto parlamentare previsto entro la fine del mese.
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