Terzo mandato, De Luca attacca il governo: 'Decisione contra personam'

Jan 13, 2025 - 01:17
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Terzo mandato, De Luca attacca il governo: 'Decisione contra personam'

Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, è intervenuto in conferenza stampa all’indomani della decisione del governo di impugnare la legge della Regione sul terzo mandato. Nella sala “De Santis” di Palazzo Santa Lucia gremita di giornalisti il governatore campano ha puntato il dito contro l’esecutivo sottolineando che “è del tutto evidente che la decisione del governo è ‘contra personam’. Nel nostro caso la legge non è uguale per tutti. È qualcosa di vergognoso il modo in cui è stato calpestato questo principio costituzionale”.

“La motivazione che avevano” nel governo per decidere di impugnare la legge della Regione Campania sul terzo mandato “era una motivazione di paura politica. Mi è tornato l’appello caloroso di Papa Wojtyla e che io rivolgo al governo: non abbiate paura. Le cose che hanno deciso sono per paura, degli elettori, forse anche di De Luca. Non abbiate paura, aprite il cuore alla speranza e soprattutto date ai cittadini la possibilità di decidere da chi essere governati. Si chiama democrazia, semplicemente”, ha dichiarato il presidente campano. 

“Uno degli elementi di ispirazione” dello stop alla legge campana “è la paura degli elettori. Non dare la parola agli elettori, che accomuna il 90% del mondo politico italiano. Hanno paura di dare la parola agli elettori. Ed è uno degli elementi per i quali il livello di partecipazione alle elezioni e alla vita politica è ridotto al lumicino”, ha continuato ancora De Luca. 

De Luca ha poi parlato del suo collega veneto sostenendo che “quando si parla del Veneto, non si parla del terzo mandato, perché il terzo mandato lo ha già finito Zaia, lo sta esercitando da quattro anni”. “Il terzo mandato lo ha già finito senza che nessuno abbia detto nulla”, ha tuonato il governatore secondo cui “il problema che pone la Lega è un altro ed è un problema di fondo: il potere di decisione che devono avere i territori e i cittadini, ma non è il terzo mandato”.

Restando sul tema di casi simili De Luca ha rincarato la dose: “A luglio del 2023 la regione Piemonte ha approvato una legge che prevede che le disposizioni della legge approvata si applicano a decorrere dalla 12/ma legislatura. La legge del Piemonte prevede altro che il terzo mandato… Prevede che possa fare i due mandati dopo l’approvazione della legge, e incredibilmente il governo non ha impugnato la legge del Piemonte, così come non è stata impugnata la legge del Veneto, dove Zaia ha già fatto il terzo mandato, e non è stata impugnata la legge delle Marche che è esattamente quella che ha approvata la Campania, perfino più moderata”, ha spiegato l’ex sindaco di Salerno. “Non abbiamo approvato la legge sul terzo mandato, ma una legge che recepiva il secondo mandato, il vincolo nazionale ma, questo ha deciso il Consiglio regionale della Campania, di approvare il secondo mandato in termini flessibili consentendo al governo di completare il lavoro in corso. Non abbiamo approvato la legge per De Luca”, aggiunge. “Il governo nazionale non ha avuto nulla da eccepire rispetto a regioni che avevano già approvato leggi identiche a quelle della Campania, e che nel caso del Veneto sta completando addirittura il terzo mandato, senza che nessuno abbia detto niente. La domanda quindi è questa: la legge in Italia è uguale per tutti, o per tutti tranne uno, che è il signore che sta parlando?”, conclude. 

De Luca dunque promette battaglia e assicura: “Noi ovviamente ci difenderemo davanti alla Corte costituzionale e abbiamo la sensazione che avverrà quello che è accaduto per la legge sull’autonomia differenziata: sarà smantellata. Andiamo avanti quindi con assoluta tranquillità”. Un ultima battuta, poi, sul “mondo politico italiano” definito da De Luca “il più grande circo equestre del mondo”. “Per quello che ci riguarda l’impugnativa del governo non cambia assolutamente nulla. Noi andiamo avanti, e per quello che mi riguarda la mia posizione non cambia di una virgola e non cambierà”, ha concluso il governatore.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv