Thailandia: alluvioni, cattedrale di Chiang Mai sott’acqua. Fidei donum di Padova all’opera tra i volontari

Ott 9, 2024 - 07:05
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Thailandia: alluvioni, cattedrale di Chiang Mai sott’acqua. Fidei donum di Padova all’opera tra i volontari

Le violente alluvioni di questi giorni, e l’inondazione del fiume Ping nel Nord della Thailandia, più precisamente nella città di Chiang Mai, hanno danneggiato anche la cattedrale. Si tratta della chiesa dove vive e opera il fidei donum di Padova, don Raffaele Sandonà. “È la seconda volta nel giro di pochi giorni”, si legge sui canali social del Centro missionario diocesano di Padova che segue da vicino gli eventi. “La cattedrale e le strutture annesse alla chiesa sono state inondate dall’acqua devastando ogni cosa”. La città, meta turistica in Thailandia, sabato scorso ha subito lo straripamento del fiume che si è alzato di 5 metri e mezzo, il livello più alto mai raggiunto in 50 anni, come fa sapere il sito di Al Jazeera.
“Don Raffaele – dicono dal Cmd, in contatto con il missionario – assieme ad alcuni fedeli della comunità cristiana si sta prodigando come può per cercare di mettere in salvo il salvabile e soprattutto aiutare le persone della parrocchia che hanno perso tutto”.
Le alluvioni (un paio di settimane fa un altro episodio legato ai monsoni) con allerta meteo elevata, sono un’emergenza per le regioni del Nord. Venti delle 76 province thailandesi restano attualmente allagate, scrive Al Jazeera.
“I fenomeni meteo sempre più preoccupanti sono conseguenza del Typhoon Yagi, il tifone tropicale che si è abbattuto sul Paese a fine settembre”, riferisce il sito di Popoli e Missione, che sta seguendo la vicenda thailandese. “Le foto e i video pubblicati dal Guardian, mostrano gli elefanti usati come mezzi di soccorso per la popolazione in difficoltà. Moltissime persone hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni: i media parlano di tre morti in questa ultima alluvione; ma il Cmd ricorda che da fine agosto ad oggi nella regione almeno 49 persone sono decedute e 28 sono rimaste ferite”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv