Thailandia: chi è la nuova premier Paetongtarn Shinawatra, giovane erede di una dinastia politica

Ago 18, 2024 - 00:46
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Thailandia: chi è la nuova premier Paetongtarn Shinawatra, giovane erede di una dinastia politica

Una donna non ancora quarantenne è a capo del governo della Thailandia. La neopremier è Paetongtarn Shinawatra, classe 1986, esponente della dinastia politica Shinawatra. Nata il 21 agosto 1986, la politica e imprenditrice è figlia di Thaksin Shinawatra, primo ministro dal 2001 al 2006, e nipote di Yingluck Shinawatra, sorella di Thaksin e premier dal 2011 al 2014. Paetongtarn, che sta per compiere 38 anni (il 21 agosto), non è la prima donna al vertice dell’esecutivo thailandese, essendo stata preceduta proprio dalla zia Yingluck, ma è in assoluto la persona più giovane a governare il Paese. La sua ascesa al potere è stata preceduta da quella nel partito Per i thai (Pheu Thai), la forza di centro-destra di cui è leader da meno di due anni. Paetongtarn Shinawatra, nata a Bangkok, ha conseguito una laurea triennale in Scienze politiche, sociologia e antropologia all’Università Chulalongkorn, nella capitale thailandese, per poi proseguire gli studi nel Regno Unito con un master in gestione alberghiera all’Università del Surrey. Quest’anno è entrata al Collegio nazionale della difesa, ente che fa capo al ministero della Difesa in cui si formano alti funzionari civili oltre che ufficiali militari. Sposata con due figli, si è dedicata alla carriera imprenditoriale prima dell’ingresso in politica: è la prima azionista del gruppo immobiliare Sc Asset Corporation e la direttrice dell’organizzazione non profit Thaicom Foundation. Possiede anche partecipazioni in altre aziende e attività, tra cui il Rosewood Hotel di Bangkok. Nel 2002 risultavano 21 società a lei riconducibili, valutate circa 68 miliardi di baht (oltre 1,7 miliardi di euro). Leader di Pheu Thai dalla fine del 2022, Paetongtarn Shinawatra è stata indicata in una rosa di tre candidati primi ministri nelle elezioni politiche dell’aprile dell’anno scorso, insieme a Srettha Thavisin, al quale è ora subentrata, e a Chaikasem Nitisiri, ex ministro della Giustizia. Il suo partito ha conquistato 141 seggi alla Camera dei rappresentanti, la camera bassa del parlamento, collocandosi al secondo posto dopo la formazione progressista Andiamo avanti (Phak Kao Klai o Move Forward), col quale inizialmente aveva concordato di formare un governo, un accordo che si è rotto dopo la decisione di Pheu Thai di portare nella coalizione il Partito Palang Pracharath (Ppp), filo-monarchico e legato all’Esercito. Andiamo avanti, con tutti i suoi deputati, è stato successivamente sciolto, il 7 agosto, per ordine della Corte costituzionale con l’accusa di voler “rovesciare il sistema monarchico costituzionale” proponendo la riforma delle norme sulla lesa maestà. Al suo posto è stata subito annunciata la nascita di una nuova forza politica, battezzata Partito popolare. Nel governo guidato dal suo predecessore, Paetongtarn Shinawatra è stata vicepresidente di un comitato di nuova istituzione incaricato di elaborare strategie di “soft power” e del Comitato nazionale per lo sviluppo del sistema sanitario, nonché membro del comitato organizzativo delle celebrazioni per il 72mo anniversario di nascita del re Vajiralongkorn. La leader politica si è definita una “capitalista socialmente liberale”. Si è espressa per un aumento graduale del salario minimo, ma ha anche criticato l’indipendenza della banca centrale, in linea con Srettha. Ha una posizione dura sulla sicurezza, favorevole a misure più rigorose in particolare contro il traffico di droga. Sostiene i diritti della comunità Lgbt ed è a favore di una revisione della Costituzione e dell’abolizione del servizio militare obbligatorio. Tuttavia, si oppone alla modifica della legge sulla lesa maestà, tra le più severe al mondo, che ha portato sul banco degli imputati anche suo padre, tra le altre vicende giudiziarie. Thaksin Shinawatra, rientrato nell’agosto del 2023 dopo 15 anni all’estero, è stato accusato a giugno di oltraggio alla monarchia e rilasciato su cauzione. Il suo processo è quello di più alto profilo tra i procedimenti intrapresi nel Paese negli ultimi anni ai sensi della legge, che prevede una pena massima di 15 anni di reclusione per ogni insulto alla famiglia reale. Sull’ex primo ministro gravano anche condanne per abuso di potere, così come sulla sorella Yingluck, anche lei da anni in “esilio” all’estero. Paetongtarn Shinawatra, dunque, assume il potere dopo una serie di governi rovesciati da colpi di stato o sentenze, inclusi quelli di suoi familiari. I Shinawatra, infatti, sono stati visti a lungo come una minaccia dalle élite monarchiche. Un compromesso con quelle élite ha reso possibile il ritorno al governo di Pheu Thai e il ritorno in patria di Thaksin, al quale è stato concesso di uscire dal carcere in considerazione dell’età e delle condizioni di salute. L’archiviazione di alcuni dei casi giudiziari a carico di Yingluck, secondo indiscrezioni della stampa thailandese, potrebbe preludere al ritorno anche della sorella. In una situazione di persistente incertezza politica, è molto probabile che il nuovo esecutivo si concentri in modo prioritario sul rilancio dell’economia, almeno in parte in continuità col precedente, che aveva lanciato un piano per trasformare il Paese in un hub del turismo, del benessere, dell’agricoltura e della trasformazione alimentare, dell’aviazione, della logistica, della nuova mobilità, del digitale e della finanza.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv